Palmares 2017
MOVIE (International Films Fiction) | ||
LUMINOR | Chasse Royale - Romane Gueret, Lise Akoka (France) | |
Special Mention | In Kropsdam Is Iedereen Gelukkig - Joren Molter (the Netherlands) | |
Audience Award | Mindenki - Kristóf Deák (Hungary) | |
ANIMALAB (International Films Animation) | ||
LUMINOR | Analysis Paralysis - Anete Melece (Switzerland) | |
Special Mention | Penelope - Heta Jäälinoja (Estonia) | |
Audience Award | Cel mai bun client - Serghei Chiviriga (Romania) | |
CORTITALIA (National Films) | ||
LUMINOR | A casa mia - Mario Piredda (Italy) | |
Special Mention | Confino - Nico Bonomolo (Italy) | |
Audience Award | Mostri - Adriano Giotti (Italy) | |
ANIMARE (International Films animation for children) | ||
LUMINOR | Jamais sans mon dentier - Hugo Favre (France) | |
CORTOinLOCO (Authors from Emilia Romagna) | ||
LUMINOR | A casa mia - Mario Piredda (Italy) | |
Special Mention | Ancora - Lu Pulici (Italy) | |
Audience Award | La procedura - Alessandro Valbonesi (Italy) | |
NO+D2 | ||
LUMINOR | The Culprit - Michael Rittmannsberger (Germany) | |
Special Mention | Not Acceptable - Saman Haghighivand (Iran) | |
Other Awards | ||
EUROSHORT Award | Piove - Ciro d'Emilio (Italy) | |
CORTE TRIPOLI Award | Gionatan con la G - Gianluca Santoni (Italy) | |
MIGRO' Award | Penalty - Aldo Iuliano (Italy) | |
FEDIC Award | Ancora - Lu Pulici (Italy) | |
BEST DOC Award | Rejetés - Antonio Guadalupi (Italy) |
01 – Associazione Sedicicorto promotes the 14th Annual of SEDICICORTO International Film Festival, which will take place in Forlì (Italy) from 06-10-2017 to 15-10-2017.
02 – The Film Festival is divided into 5 competitive sections and accepts submissions of any short film produced after 01-01-2015. The maximum running time allowed is 40 minutes (including credits):
a) MOVIE – International Fiction Films and Documentaries
b) ANIMALAB – International Animation and Experimental Films
c) CORTITALIA – National Films of Any Genre
d) ANIMARE – International Animated Films for Children
e) NO+D2 – National and International Films of Any Genre up to 2 minutes
03 – Submission deadline is 31-05-2017. It is possible to submit works by following the procedures you will find on the following online platforms and websites:
www.shortfilmdepot.com – www.festhome.com – www.clickforfestivals.com – www.movibeta.com – filmfreeway.com – www.filmfestivallife.com – www.sedicicorto.it
In case you are sending digital files (preferably in MP4 format), you can use the available file transfer programs, sending the files to: mail@sedicicorto.it
04 – Short films in languages other than Italian must include English or French or Italian subtitles, otherwise a complete dialogue list is required.
05 – The Selection Committee may decide to vary the section specified in the entry form. The films can be included both in competitive and in non-competitive sections.
06 – If sent by post, the material must be sent to the following address:
SEDICICORTO Festival – C.P. n°8 S.Martino in Strada – Via Gandhi 22 – 47121 Forlì (ITALY)
07 – The Festival Organization is not responsible for the copyright protection regarding the work(s) presented. The author of the film(s) must specify if he/she is in the register of SIAE or similar Authors’ Society for the protection of copyright.
08 – The Festival Jury, consisting of members from the artistic and academic fields, will decide the prize awards and the decisions of the jury are final. The list of the selected films will be published on the Festival official website by 5th September 2017 and the films included in this list will be screened during the Festival, whose program will be published on the website by 15th September 2017. The Festival can decide in which section include the film submitted.
09 – The first prize consists of the trophy Lumìnor + 500 € awarded to the best film from each of the following sections: MOVIE – ANIMALAB – CORTITALIA – ANIMARE – NO+D2
As far as the prize money is concerned, it will be validated only with the presence of at least one film representative during the award ceremony. The Festival Organization reserves the right to cancel, vary, integrate awards and mentions. Prize money will be cash or sent by bank transfer within 60 days from the end of the Festival, subject to prior communication of the bank account details by the recipient.
10 – Hotel accommodation and meal vouchers will be provided in the forms decided by the organization, and only one representative for each finalist will be entitled to it, although exceptions may be considered by the organization.
11 – The participants authorize the Festival Organization to process the personal data (according to the Italian law 675/96) contained in their works and complementary material. They also authorize the Festival Organization to file their work(s) in the archives of the Organization Offices, where they will be catalogued and made available for any screening, event, and broadcast promoted by Associazione Sedicicorto, solely for cultural and not for commercial purposes (unless otherwise specified in the Entry Form at the moment of the submission). The participation implies full acceptance of all the above-mentioned conditions. The Organization reserves the right to cancel or modify the event, if necessary. These rules and regulations are available in Italian and in English. In case of interpretation problems, the Italian version must be considered.
12 – For further information, please contact: info@sedicicorto.it or 16corto@gmail.com or call the phone number +39 347 2563211.
All notifications, together with any information that may not be explicitly provided in this call for entries, will be published on the Festival official website: www.sedicicorto.it
In collaborazione con “Il Resto del Carlino“, Concorso di scrittura critica a cura degli studenti di: ITC Agnelli di Cesenatico-ITI Forlì-Liceo scientifico Forlì-Ragioneria Forlì-Palmezzano Forlì-Liceo artistico
1) The culprit. È, purtroppo, doloroso pensare come in alcuni paesi non si possa essere liberi di scegliere chi amare e con chi condividere la propria vita. Nessuno può essere ritenuto colpevole per aver semplicemente amato una persona che non rispetta gli standard imposti della società. Ed è allo stesso modo triste dover scappare dalla propria patria per vivere in pace un sentimento così unico e altrettanto speciale come l’amore. Leonardo Grandolfo, 5AT, ITC “Agnelli”, Cesenatico.
2) Disco -il cortometraggio riassume 1250 dipinti, tutti in perfetta sincronia fra loro. Il modo di disegnare dell’artista sa coinvolgere lo spettatore, e anche quelli che sembrano schizzi hanno, in realtà, una forma ben precisa. il video colpisce molto per la parte estetica e sonora, per poi infine dare quel tocco di intrigo che cattura chiunque lo guardi. .Irene Sintoni, 5AT, ITC “Agnelli”, Cesenatico
3) Life Smartphone – L’idea dell’ inventore del video, ha in pochi minuti, riassunto la società di oggi. Una società caratterizzata dall’uso, a volte in maniera spropositata, della tecnologia. Il corto fa capire quanta dipendenza, può creare un oggetto dalle dimensioni microscopische, se paragonato a tutto ciò che ci circonda. Purtroppo ha creato dipendenza, e questo fa sì che chiunque lo abbia in mano non voglia più staccarsene. Grazie alla sceneggiatura del video, possiamo quasi sorridere, perchè ha delle note di divertimento, ma bisogna rendersi conto che con quell’ affare ci stiamo perdendo tutta la bellezza che il mondo ha da offrirci. Irene Sintoni, 5AT, ITC “Agnelli”, Cesenatico
4) Golden Oldies– Il titolo, fa già intendere tutto: questi anziani, che grazie ad un jukebox, ritornano agli anni 50, quando avevano l’età per essere pieni di vita e voglia di fare. Il cosidetto ‘staccare la spina’ qua funziona quasi in maniera diversa, perchè li fa tornare alla realtà. Molto divertente e con una musica di sottofondo che fa voglia di alzarsi in piedi e ballare. Irene Sintoni, 5AT, ITC “Agnelli”, Cesenatico
5) Disco– Quando l’arte del disegno incontra l’arte del cortometraggio. Un mix moderno ed estremamente raffinato. Ilaria Pollini di 5^AT.ITC “Agnelli” Cesenatico”
6) Big Bag-Un film di animazione inglese ci parla di un errore da evitare: esagerare con i bagagli. Un uomo in partenza per un viaggio ha molti problemi con il suo zaino, troppo pieno di cose, non tutte utili, e per questo troppo pesante. Dovrebbe per forza lasciare a casa qualcosa, ma non sa rinunciare: tutto gli sembra indispensabile. Le scelte costano anche nelle piccole cose.
7) Ricordare tutto, ricordare tutti-Un commovente documentario sulla strage di Lampedusa del 3 ottobre 2013 ci fa riflettere. Dietro ai numeri, dietro ai poveri cadaveri anonimi c’erano delle persone che avevano affidato le loro speranze ad un viaggio difficile e pericoloso, in mano a delinquenti senza rispetto e senza pieta’. Non dimenticare mai e’ un nostro dovere, cosi’ come e’ nostro dovere non voltare la testa da un’altra parte.
8) Properly Said-La guerra tra insistemi piu’ viene rappresentata in modo divertente in questo film canadese. Una specie di anti-sketch pubblicitario descrive le caratteristiche di Microsoft, IBM e Apple attraverso il comportamento di tre uomini nelle toilette di un congresso sulle nuove tecnologie.
9) Kochkunst–Solo i prodigi del disegno animato possono superare in destrezza un cuoco televisivo. Uno chef essenziale, rappresentato da una linea nera su bianco, trasforma la cottura di una frittata in un numero da circo. Nessun cuoco vievente e reale potra’ mai superarlo. Un film elegante e divertente, che scherza sull’invasione della cucina in tv.
10) Invasion Day-In pochi attimi questo film francese ci fa riflettere sulla formidabile fantasia dell’infanzia. Chissa’ se l’immaginazione dei bambini riuscira’ a sopravvivere ai videogiochi, cosi’ comodi, pratici ma anche cosi’ invasivi?
11) The Culprit –Pensare che ai giorni nostri esistano ancora giudizi verso gli omosessuali, fa riflettere sulle realtà diverse che ci circondano: 78 paesi che non l’accettano e 8 che la puniscono. “Viviamo in un presente difficile nella speranza di un futuro migliore.”( Vanessa, Margherita, Chiara, Sara, Elisa e Elisa) 2.a AFM Ragioneria
12) Life’s beutiful- In una realtà in cui non si distingue più il virtuale dal reale, è facile crearsi il proprio mondo e non accorgersi ciò che realmente accade. Violenze,Stupri,Prostituzioni,Guerre e Bullismo passano inosservate. (Vanessa,Margherita,Chiara,Sara, Elisa e Elisa) 2.a AFM Ragioneria
13) Life smartphone– parla della vita ormai posseduta dalla tecnologia e dai telefoni cellulari. Il video, divertente e nello stesso tempo assurdo, vuole far capire come,con la creazione di situazioni pericolose, la tecnologia sia diventata una vera e propria dipendenza. Matteo Borgogna, Riccardo Mingozzi, aboudou joel, Marco Valentini, Imed Chouia. 2’A AFM Ragioneria
14) Ricordare tutto, ricordare tutti. Il video è stato breve ma toccante, all’apparenza molto semplice ma significativo. Questo cortometraggio tratta il problema dell’immigrazione in Italia, precisamente a Lampedusa. Ci fa capire quante persone perdano la vita nel Mar Mediterraneo senza che noi ce ne rendiamo conto. Prende in considerazione come memoria la strage avvenuta nel 2013. Enrico Cifiello, Francesco Mambelli, Giuglio D’Urso, Fadwa El Jaadi,Rotaru Nicolae. 2a AFM Ragioneria
15) The culprit -Si intitola “Il colpevole” ed è il corto che racconta una storia molto comune: quella di un amore che si consuma tra due uomini. Il protagonista viene arrestato e perseguitato con l’obiettivo di convincerlo della grave colpa di cui si è macchiato. In un paese, dove l’omosessualità è ancora un reato punito con la più grave delle pene, il protagonista si mostra forte nelle proprie convinzioni. Questo corto si occupa in modo esplicito di dare voce alla crudele condizione in cui si è costretti a vivere la propria omosessualità in paesi non democratici e non tolleranti. Leonardi Lucrezia II D Liceo Scientifico Di Calboli Forli
16) The culprit– Pensare che ai giorni nostri esistano ancora giudizi verso gli omosessuali, fa riflettere sulla realtà diverse che ci circondano: 78 paesi che non l’accettano e 8 che la puniscono. “Viviamo in un presente difficile nella speranza di un futuro migliore.” ( Vanessa, Margherita, Chiara, Sara, Elisa e Elisa)2’A AFM Ragioneria
17) Life’s beautiful-In una realtà in cui non si distingue più il virtuale dal reale, è facile crearsi il proprio mondo e non accorgersi ciò che realmente accade. Violenze,Stupri,Prostituzioni,Guerre e Bullismo passano inosservate. (Vanessa,Margherita,Chiara,Sara, Elisa e Elisa)2’A AFM Ragioneria
18) Life smartphone– parla della vita ormai posseduta dalla tecnologia e dai telefoni cellulari. Il video, divertente e nello stesso tempo assurdo, vuole far capire come,con la creazione di situazioni pericolose, la tecnologia sia diventata una vera e propria dipendenza. Matteo Borgogna, Riccardo Mingozzi, aboudou joel, Marco Valentini, Imed Chouia. 2’A AFM Ragioneria
19) Ricordare tutto, ricordare tutti.Il video è stato breve ma toccante, all’apparenza molto semplice ma significativo. Questo cortometraggio tratta il problema dell’immigrazione in Italia, precisamente a Lampedusa. Ci fa capire quante persone perdano la vita nel Mar Mediterraneo senza che noi ce ne rendiamo conto. Prende in considerazione come memoria la strage avvenuta nel 2013. Enrico Cifiello, Francesco Mambelli, Giuglio D’Urso, Fadwa El Jaadi, Rotaru Nicolae. 2’B AFM Ragioneria
20) Invason Day– Il tipico gioco di un classico bambino di 7/8 anni : inventare una guerra aerea con i quattro oggetti che si hanno intorno. Trama tra fantascienza e realtà;divertente ma troppo debole il messaggio. Olivia Carpeggiani 2^G liceo scientifico Forlì.
21) A Solution– Un gigantesco ciclista che trasforma l’inquinamento in natura , che cerca di tenere in equilibrio il ciclo uomo-ambiente. Scenografia semplice ma contemporaneamente efficace. Di grande impatto il messaggio ecologico – Olivia Carpeggiani 2^G liceo scientifico Forlì.
22) Une pression du doigt-“sono solo un dito su un grilletto” un soldato durante uno scontro a fuoco rimane solo, i soccorsi stanno per arrivare e di fronte a sè una bambina-soldato punta il fucile contro di lui. Una vita si arresta e l’altra continua, tutto dipende dalla pressione di un dito. Il soldato ormai ha perso ogni briciolo di umanità, quell’umanità che lo renderebbe vulnerabile se per un attimo si fermasse a riflettere sul fatto che davanti a sé ha solo una bambina. Questa è la realtà e la “normalità” di un mondo decaduto, dove siamo tutti gladiatori pronti a combattere per sopravvivere in una giungla dove esiste solo una legge: “Mors tua, vita mea”. Anita Giulianini-Liceo Scientifico Statale Fulcieri Paulucci di Calboli, Forlì classe 2G
23) The Culprit(Il colpevole) inizia mostrando un giovane uomo che parla del crimine che ha commesso e di come venga odiato, giudicato e rifiutato persino dalla sua famiglia. Nonostante questo, non prova rimorso. Le immagini sono crude, il ragazzo viene picchiato brutalmente e rinchiuso in prigione in attesa della condanna. Tutto fa pensare che si sia macchiato di una delitto orribile come un omicidio o una violenza sessuale. Il finale lascia sbigottiti: la sua “colpa” è l’omosessualità e per questo viene impiccato. Alcuni particolari fanno capire che ci troviamo in un paese islamico (per esempio, la madre indossa il velo). Non sapevo che in alcuni Stati l’omosessualità fosse reputata un crimine da punire con la morte e questo mi ha impressionato molto, perché ritengo che i diritti umani dovrebbero essere sempre rispettati e che i veri crimini siano l’intolleranza e l’ignoranza. Lazzarini Lorenzo classe 2D Liceo Scientifico “Fulcieri Paulucci de Calboli”- Forlì
24) The culprit– Il cortometraggio parte con la presentazione di un uomo adulto che sembra essersi macchiato di un’ ignobile colpa, tanto che agli occhi degli spettatori può venir scambiato per un terrorista. Ci si presentano scene di violenza e crudeltà nei confronti dell’uomo condannato; le guardie del carcere in cui è detenuto lo aggrediscono e lo maltrattano brutalmente. Poi le scene si interrompono e il protagonista inizia, con voce tranquilla, un colloquio con il suo fidanzato, ed è proprio questa la rivelazione che lascia stupiti gli spettatori: l’uomo non aveva commesso nessun crimine, il suo essere omosessuale è ciò che lo ha trascinato in carcere, probabilmente perché nel suo paese ciò era visto come un reato. Il corto finisce con la sua morte per impiccagione, non prima, però, che egli abbia affermato che gli basta il ricordo del suo ultimo bacio con il fidanzato per sopportare e dare un senso a tutte quelle torture.Elena Bonali Liceo Scientifico Fulcieri Paolucci di Calboli, Forlì- Classe 2G
25) A Solution !- Ormai le abitudini e i ritmi di vita contemporanei, sempre più affrettati e galoppanti, spingono molti di noi a servirsi dei mezzi a motore per gli spostamenti anche più brevi. Ciò, oltre ad aumentare ulteriormente il livello di inquinamento che noi stessi respiriamo, ci fa perdere di vista, molto spesso, il paesaggio che ci circonda. È proprio questo il messaggio che ci vuole trasmettere il cortometraggio: l’uso della bicicletta fa bene al nostro fisico, ci aiuta ad avere uno stile di vita più rilassato e, soprattutto, ci invoglia a tenere il naso all’insù per poter osservare l’ambiente che abbiamo intorno mentre pedaliamo, che siano grattacieli o la natura incontaminata. Mancini Filippo Liceo Scientifico Fulcieri Paulucci Di Calboli – classe 2
26) The Culprit– È irrazionale colpevolizzare e giudicare un individuo per la propria identità sessuale. Questa è una problematica che non riguarda, come sottolineano i media, esclusivamente i paesi “arretrati”, ma riguarda tutti noi nel nostro piccolo…forse dovremmo accrescere il senso dell’uguaglianza, smettendo di puntare il dito su quel “colpevole” che colpevole non è! Natalia Carbone 2^D
27) Life smartphonemi è sembrato un corto simpatico e diretto, fa capire in pieno ciò che potrebbe succedere tra qualche anno alle nostre generazioni schiave del telefonino, che, come fa vedere il corto, da quanto siamo presi dal telefono non ci accorgiamo e non viviamo ciò che che sta succedendo, mutando intorno a noi. Margherita Tura – Liceo Scientifico Fulcieri Paulucci Di Calboli – classe 2 G
28) Life smartphoneUno dei venti corti che mi è piaciuto maggiormente è il primo che parla dell’eccessivo uso dello smartphone e delle conseguenze che provoca. Il cellulare è un ottimo mezzo di comunicazione se usato responsabilmente e moderazione ma se abusiamo del suo utilizzo , il cellulare può diventare una dipendenza e… la malattia che rovinerà le generazioni future! Alice albonetti 2ª G liceo scientifico Fulcieri Paulucci di Calboli
29) Golden Oldies– La vivace atmosfera vintage degli anni ’50 è lo sfondo di questo cortometraggio :in un bar quasi deserto un ragazzo impacciato e goffo tenta di conquistare la sua bella,ma viene intralciato da un bulletto arrogante dal ciuffo imbrillantinato.I due ingaggiano un duello dai risvolti comici scandito dalle canzoni del jukebox fino a che una serie di spiacevoli incidenti rompono dell’apparecchio,la musica si ferma e lo scenario retrò viene sostituito da una festa malinconica e fiacca in un ospizio per anziani:il giovane goffo è un tenero vecchietto,la sua bella è sembre bella ma ha qualche ruga in più,così come il resto dei personaggi.Il divertimento sembra dunque finito e il nostro protagonista pare non avere più alcuna possibilità di dichiarare il suo amore,ma in fin dei conti basta ingegnarsi e la musica non si può fermare:i bicchieri di plastica possono essere percussioni,oggi oggetto diventa strumento musicale e di nuovo la magia del ritmo colora le pareti,gli abiti e crea mondi nuovi e vecchi,nostalgici e giovani.Dunque alla fine la vecchiaia il tempo non è un nemico imbattibile:i nostri anni sono un numero,ma è l’atteggiamento nei confronti della nostra esistenza,il desiderio di divertirsi ed essere spensierati nonostante il peso dei ricordi e la voglia di continuare a vivere e sperimentare nonostante la società ci induca a pensare che siamo ormai giunti al capolinea,che ci rendono giovani e vivi. Giovanni Capano 2aG liceo scientifico
30) Not Accetable– Cosa può accadere quando la natura fallisce nel crearti? Quando ciò che hai dentro non corrisponde affatto a quello che è possibile vedere esternamente? Quando la vita ti porta a essere porta diverso: un transgender. L’unica e inevitabile conseguenza è l’essere ripudiati, diffamati e ostracizzati. Non esiste posto nella mentalità retrograda e tradizionalista degli ipocriti perbenisti, che corrompono e frantumano ogni sorta di stimolo progressista. Inutile sperare che questi individui abbandonino i propri supposti irrinunciabili che rendono la lotta all’intolleranza sempre più difficoltosa. Ciò che non si è ancora arrivati a comprendere è il fatto che sia inutile tentare di raggiungere l’uguaglianza sociale a cui tanto si aspira, di ottenere gli stessi diritti sociali fondamentali quando persino il presidente degli Stati Uniti vieta ai transgender la possibilità di servire l’esercito del proprio paese; quando egli revoca persino la norma sull’uso dei bagni per gli studenti transessuali. Milioni di persone lottano per riscattare la propria identità, tu cosa scegli? Beatrice Giansante Liceo Scientifico Fulcieri Paulucci di Calboli
31) Lifes’s Beautiful– Il corto che mi ha colpito maggiormente è stato quello che trattava come argomento l’eccessivo utilizzo del cellulare. In questo cortometraggio è presente un ragazzo che sta facendo una passeggiata per il parco. Mentre cammina guardando il telefono e ascoltando la musica, presumo ad alto volume , non sente e non si rende conto di ciò che succede attorno a lui: una ragazza viene rapinata, un ragazzo viene picchiato, un signore povero cerca di chiedergli aiuto senza ricevere neanche uno sguardo ed infine un bambino sta piangendo e tra le braccia tiene il corpo del padre morto. Di tutto questo lui non se ne rende conto e infatti non aiuta nessuno. Mi ha colpito particolarmente perché rispecchia esattamente la vita moderna di oggi; e fa pensare a come questa nuova tecnologia aiuti per gran parte l’ umanità ma se usata con moderazione. Se se ne fa un utilizzo eccessivo le conseguenze sono quelle riprodotte nel corto. Purtroppo facendo maggiori progressi tecnologici il rischio di peggiorare è sempre maggiore. Samuele Selvi 2D liceo scientifico
32) The Culprit– Il cortometraggio che mi è piaciuto di piu è stato: the Culprit. Il tema principale è l omosessualitá , di cui si parla molto ai giorni nostri. Parla di questo ragazzo arabo che passa la sua vita adulta in una prigione, torturato, solo perchè esprime cio che ha dentro di se , una cosa molto rara . In molti paesi l omesessualita è illegale , ma io penso che l amore possa anche oltrepassare il sesso del partner. Anouar kabachi 2D liceo scientifico
33) Golden Oldies-Questo cortometraggio è la prova esistente quando si dice che non si smette mai di rimanere bambini (o in questo caso dei giovani). gli anziani della casa di riposo grazie alla musica del jukebox immaginano di trovarsi negli anni 60′ in un diner a divertirsi come fossero davvero degli adolescenti. Emerge in particolare la figura di un ragazzo che seppur non incarni il modello di ragazzo popolare e alla moda dei tempi, riesce comunque a conquistare la donna amata. la scenografia a fumetto rende originale la scena nel suo insieme e ancora più speciale la fantasia degli anziani che sono ancora giovani nel loro cuore. Alex Gardini Liceo Scientifico Fulcieri Paulucci di Calboli
34) Kochkunst – Un cortometraggio molto simpatico e cartoonesco che ci presenta un cuoco molto abile nel maneggiare le padelle e preparare piatti prelibati. Mentre è intento nel cucinare una frittella, questa gli sfugge letteralmente dalle mani e inizia a prendersi gioco del povero cuoco che in tutti i modi cerca di cucinarla per poterla servire ai tavoli. Seppur in un primo momento possiamo provare antipatia per la dispettosa frittella, successivamente ci rendiamo conto che questa sta solo cercando di sopravvivere. La frittella dopo aver dato fuoco alla cucina ed aver costretto il cuoco ad andarsene umiliato, viene brutalmente intrappolata dal cameriere del ristorante e servita ad uno dei tavoli. Sembra quasi che questo cortometraggio sia la rappresentazione della vita ricca di avversità che sconvolgono il nostro equilibrio naturale e ci costringono a combattere duramente per ristabilirlo e grazie a qualcosa o qualcuno, come un amico o la famiglia, riusciamo a sconfiggerle. Alex Gardini Liceo Scientifico Fulcieri Paulucci di Calboli
35) Life Smartphone– Da non perdere il cortometraggio LIFE SMARTPHONE se volete cogliere l’occasione di rendervi conto di quanto il cellulare sia diventato parte integrante del nostro essere, accompagnandoci in ogni attimo della nostra vita, a volte, purtroppo, causandone anche la perdita.
Il cellulare ci coinvolge nel suo mondo virtuale tanto da attrarre i nostri sguardi per la maggior parte del tempo disabituandoci a percepire la bellezza della vita, della natura, dell’ambiente che ci circonda e dei veri rapporti umani. Le sagome di “LIFE SMARTPHONE” rappresentano la maggior parte di noi, giovani e meno giovani, che dipendiamo dal cellulare come da una droga, non potendone più farne a meno. Nicolò Partisani – 2°G – Liceo Scientifico Fulcieri Paulucci di Calboli
36) Not Accetable-Il filmato mi è piaciuto particolarmente perché descrive senza il bisogno delle parole lo stato d’animo di una persona nata nel corpo del sesso opposto. È molto significativo il fatto che la ragazza si guardi allo specchio e si veda come un maschio. Nel cortometraggio si sente che una persona bussa alla porta e la ragazza si volta spaventata, penso che questo stia a rappresentare l’insicurezza che prova nel confrontarsi con gli altri non sentendosi a proprio agio nel suo corpo. Lorenzo Ugolini 2G scientifico Forlì
37)Une pression du doigt- Lo scenario si apre con due giovani soldati al riparo dietro alcune macerie, lo sguardo sofferente di chi sa che non sopravviverà. Il primo dei due si alza un po’ speranzoso per riuscire a chiedere aiuto a qualche altro compagno, l’altro invece di coprirgli le spalle rimane incantato a guardare un aereo e così il compagno muore. Il soldato capisce che per salvarsi non ha alcuna possibilità se non quella di spegnere qualsiasi sentimento umano e quando inizia a sparare si giustifica ripetendo a se stesso più volte di essere solo una pistola, una pistola che colpisce, cerca di reprimere il suo dolore si mantiene freddo e distante eppure la sua corazza sembra sgretolarsi a terra quando vede una bambina-soldato puntargli un fucile contro. Allibito punta a sua volta l’arma e si conforta dicendo di essere solo un dito sul grilletto, ma è così ? Ediona Halili 2G scuola Fulcieri Paulucci di Calboli
38) Invasion Day- Il tipico gioco di un classico bambino di 7/8 anni : inventare una guerra aerea con i quattro oggetti che si hanno intorno. Trama tra fantascienza e realtà;divertente ma troppo debole il messaggio. Olivia Carpeggiani 2^G liceo scientifico Forlì.
39) A Solution !-Un gigantesco ciclista che trasforma l’inquinamento in natura , che cerca di tenere in equilibrio il ciclo uomo-ambiente. Scenografia semplice ma contemporaneamente efficace. Di grande impatto il messaggio ecologico. Olivia Carpeggiani 2^G liceo scientifico Forlì.
40) The culprit-Per tutta la durata del corto,sono stata afflitta da una curiositá incredibile che,alla fine,mi ha lasciato a bocca aperta.Non avrei mai pensato che un corto potesse toccarmi cosí tanto.Anzi se devo dire la veritá non avrei mai pensato neanche che essere diversi significasse essere colpevoli. Abir Uasila 2^G Liceo scientifico Fulcieri Paulucci
41) Life’s on facebook-Quanto tempo si trascorre su Facebook?10 o 20 minuti al giorno.Be’ 20 minuti ogni giorno ti permettono di fare nuove conoscienze e, perchè no?,di mettere su famiglia.Ma a me sono bastati solo 2 minuti per farmi sorridere e dire sottovoce alla mia compagna a fianco:’Eh quanto è veloce la vita….”senza rendermi conto che l’avevo vista solo dietro ad uno schermo. Abir Uasila 2^G Liceo scientifico Fulcieri Paulucci.
42) Life Smartphone– L’autore del corto di animazione “Life Smartphone”, con crudele ironia, immagina un mondo di omini sempre curvi a digitare freneticamente.Lo smartphone, infatti, è diventato una malattia, una droga: siamo sempre incollati davanti allo schermo, incuranti del mondo esterno e sempre connessi con il resto del mondo. Ci avvicina alle persone lontane e ci allontana dalle persone vicine. Quando lo capiremo, forse sarà troppo tardi…Dario Rodi-4AMC ITIS G.Marconi Forlì
43) The Culprit– Uno dei cortometraggi che più ho apprezzato è stato “The Culpirt” dove un uomo viene accusato per la sua omosessualità. Io credo che questo cortometraggio faccia riflettere sulla società odierna e sull’odio del “diverso” e soprattutto su quanto molti paesi siano ancora chiusi mentalmente. Fattorini Alessandro – 4ªACh. ITIS G. Marconi
44) Life Smartphone– Sono rimasto molto colpito dal cortometraggio intitolato “life smartphone” nel quale si parla dello smartphone che influenza il nostro modo di vivere e di conversare. Per esempio lo smartphone apice della nostra distrazione quotidiana, in un video di Cheng-lin Xie, mostra chiaramente il disturbo che causa alle persone e il completo disinteresse delle persone che non si preoccupano di risolvere questo grave problema. Pietro Lanzarini 4 A ch.
45) The Culprit– I cortometraggi sono progetti validi per la vita di noi studenti, in particolare quelli che riguardano l’omosessualità poiché ancora nel 2017 ci sono persone omofobe e leggi che violano di amare un soggetto dello stesso sesso. The culprit è un cortometraggio che fa riflettere sulla realtà dei fatti e in soli 2:58 minuti sono stati capaci di inviare un messaggio forte. Mariani Sara 4^Ach ITTS G.Marconi
46) Disco– Arte. Cinema. Emozione. Ecco cosa volevo percepire da questi cortometraggi. Non è stata una scelta facile. Tuttavia il più rappresentativo per me è stato: “Disco” di Boris Seewald. Emozionante di fronte all’arte, potente, sviluppato in modo originale e meditato, niente parole basta la musica. Marco Sebastiano 4°A CH ITTS “G.Marconi”
47) The Culprit-Questo cortometraggio rappresenta una tragica testimonianza di come, in ancora troppi paesi, l’omosessualità venga vissuta come un crimine da punire. È il simbolo di come la paura dell’uomo per il diverso possa portare ad una discriminazione tale da rinunciare alle libertà del singolo, in favore di un omicidio legalizzato di massa. Mette, quindi, in luce l’arretratezza di mentalità tramite un video crudo e diretto. ITTS G.Marconi Forlì-4A CH-Capra Michela-Foggetti Rebecca-Mancini Debora-Cicognani Laura
48) Disco-Un elogio sotto forma di cortometraggio; Disco, rappresenta “l’ensamble” di forme artistiche quali il disegno, la cinematografia, la musica e la danza della quale si coglie un excursus di 1250 dipinti rappresentativi di una disciplina sviluppata dal tempo. Un viaggio nella storia tramite un’armonia di movimenti ed equilibrio. . ITTS G.Marconi Forlì-4A CH-Capra Michela-Foggetti Rebecca-Mancini Debora-Cicognani Laura
49) The culprit– Tragico, intenso e ricco di emozioni concentrate in soli tre minuti. The Culprit è un cortometraggio che riesce a mettere a fuoco la dura realtà, purtroppo ancora attuale, della condanna al diverso. Regia eccelsa, musiche azzeccate e perfetta interpretazione dell’attore principale che riesce benissimo a mostrarci il dolore e la sofferenza che affliggono l’Amore non tradizionale in certi paesi. Un corto che affronta una tematica delicata, che riesce a trasmettere un messaggio forte e a far riflettere il pubblico in perfetto stile Amnesty International. Non rimarrete dellusi. Emmanuele Cilea-4°A CHIMICA, ITTS Guglielmo Marconi
50) The culpritIl mondo in cui sopravviviamo è sporco di insensibilità e spietatezza. Qui un uomo che ama un uomo è più scandaloso di un uomo che uccide un uomo. Nel silenzio inimitabile dell’indifferenza, nella penombra di una terra malata, c’è un corpo che dondola e che conserva ancora i segni nobili dell’amore e quelli indegni della violenza. L’ingiustizia lo ha soffocato. È caduto nell’indecenza dell’umanità, stringendo fra le mani tutta la rabbia inespressa, ingoiando le ultime parole d’Amore. Francesca Marotta-Liceo Musicale Forlì
51) Not Accetable– è un cortometraggio che tratta un argomento molto delicato soprattutto se affrontato da ragazzi giovani come noi. I genitori spesso non accettano i cambiamenti e le scelte dei propri figli se tutto questo accade fuori dalle righe. I ragazzi, con l’ostacolo da superare di non riuscire ad accettarsi per quello che sono, tendono a chiudersi nel loro guscio e talvolta vengono presi di mira da amici, compagni e spesso anche dai genitori che dovrebbero essere i primi ad aiutarli e sostenerli in ogni loro scelta.
52) Life smartphone ci fa capire come la maggior parte della società di oggi sia legata al proprio cellulare. Non ci accorgiamo di ciò che avviene attorno a noi. Questa situazione sta degenerando a tal punto che se il nostro smartphone si dovesse rompere, probabilmente non riusciremmo a vivere. 2^I itis Marconi Forlì -Bedei Filippo-Masini Filippo-Thalmann Thomas Kevin-Rossi Edoardo
53) Life on Facebook – Al giorno d’oggi i social sono diventati uno strumento per conoscere la vita delle altre persone. Attraverso Facebook si possono ripercorrere tutte le tappe della vita di un individuo. È diventato fondamentale condividere tutto quello che facciamo dalla vita fino alla morte, solo per un mi piace, a volte da “amici sconosciuti”. I.T.I.S. G.MARCONI – Rossi Enrico – Sirri Marco – Rinaldini Riccardo
54) A Solution– Abbiamo bisogno di una soluzione! L’Inquinamento sta distruggendo il nostro pianeta. Spesso usufruiamo delle comodità a nostra disposizione, e ci scordiamo della salvaguardia dell’ambiente circostante, un rimedio è incrementare l’utilizzo di mezzi ecologici, come la bicicletta, che è la protagonista del breve cortometraggio. De Giosa Andrea – Masini Federico – Marco Pretolani -Nicoló Gori – ITIS MARCONI FORLÌ 2^I
55) Life is beautiful– La vita è una sola, e non va sprecata isolandosi da tutto quello che ti accade intorno. Infatti nel cortometraggio Nick si presenta come in ragazzo dei giorni d’oggi, uguale agli altri, e rappresenta una tematica oggi comune dove i ragazzi si isolano, e finge di vivere una vita normale. I.T.I.S. G.MARCONI 2°I – Cimatti Matteo – Rahid Hassan
56) Je suis OFF– La scoperta casuale e banale di un interruttore inutilizzato dietro un mobile genera il vortice di un’ossessione del protagonista che pur di trovare un senso logico nell’ esistenza di un collegamento elettrico sfonda pareti e perde la ragione, senza accorgersi di interferire nelle serate dei suoi due anziani vicini. Allegoria sull’ inconsapevolezza di quanto le nostre scelte interferiscono con le vite degli altri. Feliciotto Siria 4° C liceo classico scienze umane G.B. Morgagni.
57)Une pression du doigt- Un soldato sotto il tiro dei cecchini vede il compagno morire poco prima che arrivino gli aiuti. In questi pochi minuti diventa la macchina da guerra che il ruolo gli impone. Riesce ad uccidere tutti i nemici fino a quando un volto lo metterà in crisi sul vero senso di umanità. Tisselli Elena, 4C liceo classico scienze umane.
58) The Culprit –Il cortometraggio di Michael Rittmannsberger, The Culprit-il Colpevole, tratta dell’omosessualità di un giovane uomo, messo in prigione, picchiato, ripudiato dalla sua famiglia, mi fa pensare a quanto l’uomo basandosi sulle sue tradizioni pensa di essere il detentore di verità assoluta, ma in realtà deve ancora imparare ad evolversi e accettare un mondo nuovo e ciò che è diverso. Per il protagonista ricordare l’ultimo momento vissuto insieme al suo compagno era l’unica cosa che lo faceva stare bene e le sue ultime parole pronunciate prima di essere giustiziato, mi fanno sperare fino all’ultimo che nel male più terribile, qualunque tipo di amore trionfa sempre. E questa è anche la speranza di noi giovani.Monti Anna Livia, Liceo Artistico Forlì, 3^A
59) Disco-Opera di sensibilità dipinta. La sua quiete, dolce e tormentata, s’innamora e danza con una tiepida melodia. Cristiana Constantinescu- Liceo Musicale Statale di Forlì
60) The Culprit– il mio cortometraggio preferito è stato “il colpevole” che riguardava il ragazzo omosessuale che hanno ucciso per aver amato. L’ho scelto perché è quello che mi ha colpito di più. Io ho sempre pensato che ognuno può amare chi vuole e questo cortometraggio ha contribuito a rafforzare il mio pensiero. Margherita Di Giammaria i.t.c Matteucci 1 a afm
61) Disco- Il terz’ ultimo cronometraggio è quello che più mi ha colpito. In primis tra tutto mi ha colpito il fatto che questo cronometraggio sia stato del tutto disegnato a mano. Ci vuole una gran forza di volontà per riuscire a disegnare uno stesso soggetto per 1250 volte consecutive, ma alla fine tutto questo lavoro verrà ripagato, o dalla vincita del premio NO+D2, o dai voti ricevuti da giovani ragazzi di Forlì, i quali forse aspirano a diventare artisti. Infine mi ha molto colpito il contrasto bianco-nero tra ballerina e sfondo circostante, che secondo me è sinonimo di politica anti-razzismo. Tommaso Fanucci- ITE Matteucci. Classe 1^A AFM
62) Big Bag– Se dovessi partire ora, cosa porteresti con te? La società odierna si basa sull’inconsistenza dei beni materiali senza riflettere su ciò che è veramente importante. Nel cortometraggio presentato viene inscenata la partenza per un viaggio di un ragazzo, che si carica di uno zaino stracolmo di oggetti inutili. Egli cercando di portare con se questo bagaglio perde l’equilibrio più volte, disseminando oggetti per la camera ormai distrutta; dimenticandosi cosi l’elemento più essenziale per il viaggio, ovvero, il passaporto. Metafora dell’essenziale che viene soffocato dall’effimero. Mina Bolognesi – 4º C. Liceo Classico delle scienze umane
63) The culprit, breve cortometraggio del regista M. Rittmannsberger, presenta la terribile storia di un giovane uomo che viene discriminato perché ama un altro uomo. Nonostante le numerose avversità dovute alla società in cui vive, persino la famiglia lo emargina, lui resterà convinto delle sue scelte. La realtà del protagonista, ormai speriamo accolta da noi occidentali, è ben analizzata in tutti i suoi aspetti; l’ambiente chiuso comunica il clima di oppressione in cui lui vive e la musica coinvolgente ben amplifica il dramma. Che tristezza, pensare che in alcuni paesi è ancora oggi un crimine scegliere chi amare! Rosanna Lentini Classe III D IC2 “ M.Palmezzano” Forlì
64) The Culprit– Abbiamo deciso di scrivere la recensione su questo cortometraggio perchè in soli 2 minuti di video si trasmette la triste vita che un uomo o una donna attratti dallo stesso sesso devono trascorrere tutti i giorni, nascondendo i propri sentimenti e le emozioni, se vivono in certi paesi dove questo fatto è illegale. Infatti sono ben 73 i paesi del mondo nei quali l’ omosessualità è criminalizzata e 11 dov’è addirittura punita con la pena di morte come vediamo nel cortometraggio. Oltre ad essere un ingiustizia perchè l’ amore è amore, indipendentemente da chi si ama è anche una grave mancanza di rispetto nei confronti di queste persone perchè ognuno dovrebbe essere libero di fare le proprie scelte senza doverle nascondere e sopratutto senza avere addosso la paura costante di essere uccisi. Infine volevamo aggiungere che i cortometraggi, solitamente ritenuti storielle simpatiche, possono esprimerei informazioni vere e che fanno pensare come in questo caso. Pazzi Eva e Ilisei Martina MARTINA i.c. 2 Palmezzano classe 3A
65) Golden Oldies– Questo cortometraggio, ambientato negli anni Cinquanta, riesce a creare un legame temporale tra il passato e il presente attraverso un jukebox. In un’atmosfera allegra, due teenager, cercano di conquistare l’amore di una ragazza, il continuo cambio di scena tra due età con così tante differenze, porta ad unirle e a riportare l’armonia ad entrambe. Clara Paci, Marco Palmezzano, 3B
66) Ojalá, speranza e rimpianto, un futuro pieno di dubbi, con l’unica profonda certezza del miglioramento. Darci un taglio, gustare l’abbandono, lavare via le paure, accorciare i tempi per la libertà, portare il proprio disordine altrove. Lasciarsi; e superare ogni cosa con la propria dignità di uomo. Cosimo Fazio- 2B, Liceo Scientifico Fulcieri Paulucci di Calboli, Forlì
67) The Culprit– L’amore arde in un fuoco che non gli appartiene. Un fuoco color pece, disdicevole. Ed è l’uomo ad averne appiccato le fiamme. Lo stesso uomo che, per sfamare la propria vita mancata, ha lacerato d’oppressione e di disonore quella d’altri. L’uomo ha errato, ha annientato il bene sin dal principio. Assetato di prestigio ha limitato la propria razionalità, ha limitato se stesso e ha limitato la bellezza. La bellezza dei fiori, dei cieli, delle nuvole incerte, la bellezza dell’amore. E gli animi che vi appartengono vengono trafitti incessantemente dai colpi della mano fatale di chi non la vede più da tempo, la bellezza. La bellezza dell’amore è smorzata dal rancore represso, ingiustificabile, blasfemo e perverso. Tace la quiete, strepita l’odio. L’amore, in tutte le sue sfumature, merita la vita. Cristiana Constantinescu Liceo Musicale Statale di Forlì
68) The Culprit – Il mondo in cui sopravviviamo è sporco di insensibilità e spietatezza. Qui un uomo che ama un uomo è più scandaloso di un uomo che uccide un uomo. Nel silenzio inimitabile dell’indifferenza, nella penombra di una terra malata, c’è un corpo che dondola e che conserva ancora i segni nobili dell’amore e quelli indegni della violenza. È caduto nell’indecenza dell’umanità. L’ingiustizia lo soffoca; l’ingiustizia, quella corda strettissima che uccide chi tenta di vivere. Ora, quel corpo stringe fra le mani tutta la rabbia inespressa, ingoiando le ultime parole d’amore, quell’amore vero che respira ancora. Francesca Marotta Liceo Musicale Forlì
69) The culprit-Una colpa ed una sentenza, senza corte d’appello, senza giustizia. Un colpevole che non si ritiene tale, che non si pente delle sue colpe, la famiglia gli volta le spalle, tanto il suo crimine è inaccettabile. Ma con coraggio il nostro “colpevole” va incontro al suo destino, sapendo cosa lo aspetta, ricordando un viso, il viso di chi lo ama, di chi lui stesso ama, il ricordo di un amore che in quel luogo non può essere accettato. Maddalena Ranieri 2H Liceo scientifico Forlì
70) Golden Oldies– La ricerca di spensieratezza è il bellissimo messaggio trasmesso da questo cortometraggio che diventa metafora di tenacia mantenuta nell’affrontare le difficoltà della vita superandole con l’ingegno. Nonostante l’inesorabile scorrere del tempo, in uno spizio, gli anziani attraverso un vecchio jukebox vengono catapultati nella loro realtà anni 50, dove rivivono l’emozione delle notti passate in pista.Il fulcro di questo flashback è l’amore contrastato tra un giovane impacciato ed una ragazza contesa da un bulletto prepotente e altezzoso che a causa della sua ostinazione rompe il jukebox e conclude questa realtà all’insegna della giovinezza.Nonostante questo ritorno alla normalità, tra dolori alla schiena e sedie a rotelle, basta una bretella pizzicata come la corda di una chitarra per farli ritornare all’atmosfera passata.La capacità di migliorare il presente e la voglia di non arrendersi viene veicolata dalla musica che impedice ai loro animi di invecchiare.4c scienze umane liceo classico gb. Morgagni
n collaborazione con “Il Resto del Carlino“, Concorso di scrittura critica a cura degli studenti di: ITC Agnelli di Cesenatico-ITI Forlì-Liceo scientifico Forlì-Ragioneria Forlì-Palmezzano Forlì-Liceo artistico
1) The culprit. È, purtroppo, doloroso pensare come in alcuni paesi non si possa essere liberi di scegliere chi amare e con chi condividere la propria vita. Nessuno può essere ritenuto colpevole per aver semplicemente amato una persona che non rispetta gli standard imposti della società. Ed è allo stesso modo triste dover scappare dalla propria patria per vivere in pace un sentimento così unico e altrettanto speciale come l’amore. Leonardo Grandolfo, 5AT, ITC “Agnelli”, Cesenatico.
2) Disco -il cortometraggio riassume 1250 dipinti, tutti in perfetta sincronia fra loro. Il modo di disegnare dell’artista sa coinvolgere lo spettatore, e anche quelli che sembrano schizzi hanno, in realtà, una forma ben precisa. il video colpisce molto per la parte estetica e sonora, per poi infine dare quel tocco di intrigo che cattura chiunque lo guardi. .Irene Sintoni, 5AT, ITC “Agnelli”, Cesenatico
3) Life Smartphone – L’idea dell’ inventore del video, ha in pochi minuti, riassunto la società di oggi. Una società caratterizzata dall’uso, a volte in maniera spropositata, della tecnologia. Il corto fa capire quanta dipendenza, può creare un oggetto dalle dimensioni microscopische, se paragonato a tutto ciò che ci circonda. Purtroppo ha creato dipendenza, e questo fa sì che chiunque lo abbia in mano non voglia più staccarsene. Grazie alla sceneggiatura del video, possiamo quasi sorridere, perchè ha delle note di divertimento, ma bisogna rendersi conto che con quell’ affare ci stiamo perdendo tutta la bellezza che il mondo ha da offrirci. Irene Sintoni, 5AT, ITC “Agnelli”, Cesenatico
4) Golden Oldies– Il titolo, fa già intendere tutto: questi anziani, che grazie ad un jukebox, ritornano agli anni 50, quando avevano l’età per essere pieni di vita e voglia di fare. Il cosidetto ‘staccare la spina’ qua funziona quasi in maniera diversa, perchè li fa tornare alla realtà. Molto divertente e con una musica di sottofondo che fa voglia di alzarsi in piedi e ballare. Irene Sintoni, 5AT, ITC “Agnelli”, Cesenatico
5) Disco– Quando l’arte del disegno incontra l’arte del cortometraggio. Un mix moderno ed estremamente raffinato. Ilaria Pollini di 5^AT.ITC “Agnelli” Cesenatico”
6) Big Bag-Un film di animazione inglese ci parla di un errore da evitare: esagerare con i bagagli. Un uomo in partenza per un viaggio ha molti problemi con il suo zaino, troppo pieno di cose, non tutte utili, e per questo troppo pesante. Dovrebbe per forza lasciare a casa qualcosa, ma non sa rinunciare: tutto gli sembra indispensabile. Le scelte costano anche nelle piccole cose.
7) Ricordare tutto, ricordare tutti-Un commovente documentario sulla strage di Lampedusa del 3 ottobre 2013 ci fa riflettere. Dietro ai numeri, dietro ai poveri cadaveri anonimi c’erano delle persone che avevano affidato le loro speranze ad un viaggio difficile e pericoloso, in mano a delinquenti senza rispetto e senza pieta’. Non dimenticare mai e’ un nostro dovere, cosi’ come e’ nostro dovere non voltare la testa da un’altra parte.
8) Properly Said-La guerra tra insistemi piu’ viene rappresentata in modo divertente in questo film canadese. Una specie di anti-sketch pubblicitario descrive le caratteristiche di Microsoft, IBM e Apple attraverso il comportamento di tre uomini nelle toilette di un congresso sulle nuove tecnologie.
9) Kochkunst–Solo i prodigi del disegno animato possono superare in destrezza un cuoco televisivo. Uno chef essenziale, rappresentato da una linea nera su bianco, trasforma la cottura di una frittata in un numero da circo. Nessun cuoco vievente e reale potra’ mai superarlo. Un film elegante e divertente, che scherza sull’invasione della cucina in tv.
10) Invasion Day-In pochi attimi questo film francese ci fa riflettere sulla formidabile fantasia dell’infanzia. Chissa’ se l’immaginazione dei bambini riuscira’ a sopravvivere ai videogiochi, cosi’ comodi, pratici ma anche cosi’ invasivi?
11) The Culprit –Pensare che ai giorni nostri esistano ancora giudizi verso gli omosessuali, fa riflettere sulle realtà diverse che ci circondano: 78 paesi che non l’accettano e 8 che la puniscono. “Viviamo in un presente difficile nella speranza di un futuro migliore.”( Vanessa, Margherita, Chiara, Sara, Elisa e Elisa) 2.a AFM Ragioneria
12) Life’s beutiful- In una realtà in cui non si distingue più il virtuale dal reale, è facile crearsi il proprio mondo e non accorgersi ciò che realmente accade. Violenze,Stupri,Prostituzioni,Guerre e Bullismo passano inosservate. (Vanessa,Margherita,Chiara,Sara, Elisa e Elisa) 2.a AFM Ragioneria
13) Life smartphone– parla della vita ormai posseduta dalla tecnologia e dai telefoni cellulari. Il video, divertente e nello stesso tempo assurdo, vuole far capire come,con la creazione di situazioni pericolose, la tecnologia sia diventata una vera e propria dipendenza. Matteo Borgogna, Riccardo Mingozzi, aboudou joel, Marco Valentini, Imed Chouia. 2’A AFM Ragioneria
14) Ricordare tutto, ricordare tutti. Il video è stato breve ma toccante, all’apparenza molto semplice ma significativo. Questo cortometraggio tratta il problema dell’immigrazione in Italia, precisamente a Lampedusa. Ci fa capire quante persone perdano la vita nel Mar Mediterraneo senza che noi ce ne rendiamo conto. Prende in considerazione come memoria la strage avvenuta nel 2013. Enrico Cifiello, Francesco Mambelli, Giuglio D’Urso, Fadwa El Jaadi,Rotaru Nicolae. 2a AFM Ragioneria
15) The culprit -Si intitola “Il colpevole” ed è il corto che racconta una storia molto comune: quella di un amore che si consuma tra due uomini. Il protagonista viene arrestato e perseguitato con l’obiettivo di convincerlo della grave colpa di cui si è macchiato. In un paese, dove l’omosessualità è ancora un reato punito con la più grave delle pene, il protagonista si mostra forte nelle proprie convinzioni. Questo corto si occupa in modo esplicito di dare voce alla crudele condizione in cui si è costretti a vivere la propria omosessualità in paesi non democratici e non tolleranti. Leonardi Lucrezia II D Liceo Scientifico Di Calboli Forli
16) The culprit– Pensare che ai giorni nostri esistano ancora giudizi verso gli omosessuali, fa riflettere sulla realtà diverse che ci circondano: 78 paesi che non l’accettano e 8 che la puniscono. “Viviamo in un presente difficile nella speranza di un futuro migliore.” ( Vanessa, Margherita, Chiara, Sara, Elisa e Elisa)2’A AFM Ragioneria
17) Life’s beautiful-In una realtà in cui non si distingue più il virtuale dal reale, è facile crearsi il proprio mondo e non accorgersi ciò che realmente accade. Violenze,Stupri,Prostituzioni,Guerre e Bullismo passano inosservate. (Vanessa,Margherita,Chiara,Sara, Elisa e Elisa)2’A AFM Ragioneria
18) Life smartphone– parla della vita ormai posseduta dalla tecnologia e dai telefoni cellulari. Il video, divertente e nello stesso tempo assurdo, vuole far capire come,con la creazione di situazioni pericolose, la tecnologia sia diventata una vera e propria dipendenza. Matteo Borgogna, Riccardo Mingozzi, aboudou joel, Marco Valentini, Imed Chouia. 2’A AFM Ragioneria
19) Ricordare tutto, ricordare tutti.Il video è stato breve ma toccante, all’apparenza molto semplice ma significativo. Questo cortometraggio tratta il problema dell’immigrazione in Italia, precisamente a Lampedusa. Ci fa capire quante persone perdano la vita nel Mar Mediterraneo senza che noi ce ne rendiamo conto. Prende in considerazione come memoria la strage avvenuta nel 2013. Enrico Cifiello, Francesco Mambelli, Giuglio D’Urso, Fadwa El Jaadi, Rotaru Nicolae. 2’B AFM Ragioneria
20) Invason Day– Il tipico gioco di un classico bambino di 7/8 anni : inventare una guerra aerea con i quattro oggetti che si hanno intorno. Trama tra fantascienza e realtà;divertente ma troppo debole il messaggio. Olivia Carpeggiani 2^G liceo scientifico Forlì.
21) A Solution– Un gigantesco ciclista che trasforma l’inquinamento in natura , che cerca di tenere in equilibrio il ciclo uomo-ambiente. Scenografia semplice ma contemporaneamente efficace. Di grande impatto il messaggio ecologico – Olivia Carpeggiani 2^G liceo scientifico Forlì.
22) Une pression du doigt-“sono solo un dito su un grilletto” un soldato durante uno scontro a fuoco rimane solo, i soccorsi stanno per arrivare e di fronte a sè una bambina-soldato punta il fucile contro di lui. Una vita si arresta e l’altra continua, tutto dipende dalla pressione di un dito. Il soldato ormai ha perso ogni briciolo di umanità, quell’umanità che lo renderebbe vulnerabile se per un attimo si fermasse a riflettere sul fatto che davanti a sé ha solo una bambina. Questa è la realtà e la “normalità” di un mondo decaduto, dove siamo tutti gladiatori pronti a combattere per sopravvivere in una giungla dove esiste solo una legge: “Mors tua, vita mea”. Anita Giulianini-Liceo Scientifico Statale Fulcieri Paulucci di Calboli, Forlì classe 2G
23) The Culprit(Il colpevole) inizia mostrando un giovane uomo che parla del crimine che ha commesso e di come venga odiato, giudicato e rifiutato persino dalla sua famiglia. Nonostante questo, non prova rimorso. Le immagini sono crude, il ragazzo viene picchiato brutalmente e rinchiuso in prigione in attesa della condanna. Tutto fa pensare che si sia macchiato di una delitto orribile come un omicidio o una violenza sessuale. Il finale lascia sbigottiti: la sua “colpa” è l’omosessualità e per questo viene impiccato. Alcuni particolari fanno capire che ci troviamo in un paese islamico (per esempio, la madre indossa il velo). Non sapevo che in alcuni Stati l’omosessualità fosse reputata un crimine da punire con la morte e questo mi ha impressionato molto, perché ritengo che i diritti umani dovrebbero essere sempre rispettati e che i veri crimini siano l’intolleranza e l’ignoranza. Lazzarini Lorenzo classe 2D Liceo Scientifico “Fulcieri Paulucci de Calboli”- Forlì
24) The culprit– Il cortometraggio parte con la presentazione di un uomo adulto che sembra essersi macchiato di un’ ignobile colpa, tanto che agli occhi degli spettatori può venir scambiato per un terrorista. Ci si presentano scene di violenza e crudeltà nei confronti dell’uomo condannato; le guardie del carcere in cui è detenuto lo aggrediscono e lo maltrattano brutalmente. Poi le scene si interrompono e il protagonista inizia, con voce tranquilla, un colloquio con il suo fidanzato, ed è proprio questa la rivelazione che lascia stupiti gli spettatori: l’uomo non aveva commesso nessun crimine, il suo essere omosessuale è ciò che lo ha trascinato in carcere, probabilmente perché nel suo paese ciò era visto come un reato. Il corto finisce con la sua morte per impiccagione, non prima, però, che egli abbia affermato che gli basta il ricordo del suo ultimo bacio con il fidanzato per sopportare e dare un senso a tutte quelle torture.Elena Bonali Liceo Scientifico Fulcieri Paolucci di Calboli, Forlì- Classe 2G
25) A Solution !- Ormai le abitudini e i ritmi di vita contemporanei, sempre più affrettati e galoppanti, spingono molti di noi a servirsi dei mezzi a motore per gli spostamenti anche più brevi. Ciò, oltre ad aumentare ulteriormente il livello di inquinamento che noi stessi respiriamo, ci fa perdere di vista, molto spesso, il paesaggio che ci circonda. È proprio questo il messaggio che ci vuole trasmettere il cortometraggio: l’uso della bicicletta fa bene al nostro fisico, ci aiuta ad avere uno stile di vita più rilassato e, soprattutto, ci invoglia a tenere il naso all’insù per poter osservare l’ambiente che abbiamo intorno mentre pedaliamo, che siano grattacieli o la natura incontaminata. Mancini Filippo Liceo Scientifico Fulcieri Paulucci Di Calboli – classe 2
26) The Culprit– È irrazionale colpevolizzare e giudicare un individuo per la propria identità sessuale. Questa è una problematica che non riguarda, come sottolineano i media, esclusivamente i paesi “arretrati”, ma riguarda tutti noi nel nostro piccolo…forse dovremmo accrescere il senso dell’uguaglianza, smettendo di puntare il dito su quel “colpevole” che colpevole non è! Natalia Carbone 2^D
27) Life smartphonemi è sembrato un corto simpatico e diretto, fa capire in pieno ciò che potrebbe succedere tra qualche anno alle nostre generazioni schiave del telefonino, che, come fa vedere il corto, da quanto siamo presi dal telefono non ci accorgiamo e non viviamo ciò che che sta succedendo, mutando intorno a noi. Margherita Tura – Liceo Scientifico Fulcieri Paulucci Di Calboli – classe 2 G
28) Life smartphoneUno dei venti corti che mi è piaciuto maggiormente è il primo che parla dell’eccessivo uso dello smartphone e delle conseguenze che provoca. Il cellulare è un ottimo mezzo di comunicazione se usato responsabilmente e moderazione ma se abusiamo del suo utilizzo , il cellulare può diventare una dipendenza e… la malattia che rovinerà le generazioni future! Alice albonetti 2ª G liceo scientifico Fulcieri Paulucci di Calboli
29) Golden Oldies– La vivace atmosfera vintage degli anni ’50 è lo sfondo di questo cortometraggio :in un bar quasi deserto un ragazzo impacciato e goffo tenta di conquistare la sua bella,ma viene intralciato da un bulletto arrogante dal ciuffo imbrillantinato.I due ingaggiano un duello dai risvolti comici scandito dalle canzoni del jukebox fino a che una serie di spiacevoli incidenti rompono dell’apparecchio,la musica si ferma e lo scenario retrò viene sostituito da una festa malinconica e fiacca in un ospizio per anziani:il giovane goffo è un tenero vecchietto,la sua bella è sembre bella ma ha qualche ruga in più,così come il resto dei personaggi.Il divertimento sembra dunque finito e il nostro protagonista pare non avere più alcuna possibilità di dichiarare il suo amore,ma in fin dei conti basta ingegnarsi e la musica non si può fermare:i bicchieri di plastica possono essere percussioni,oggi oggetto diventa strumento musicale e di nuovo la magia del ritmo colora le pareti,gli abiti e crea mondi nuovi e vecchi,nostalgici e giovani.Dunque alla fine la vecchiaia il tempo non è un nemico imbattibile:i nostri anni sono un numero,ma è l’atteggiamento nei confronti della nostra esistenza,il desiderio di divertirsi ed essere spensierati nonostante il peso dei ricordi e la voglia di continuare a vivere e sperimentare nonostante la società ci induca a pensare che siamo ormai giunti al capolinea,che ci rendono giovani e vivi. Giovanni Capano 2aG liceo scientifico
30) Not Accetable– Cosa può accadere quando la natura fallisce nel crearti? Quando ciò che hai dentro non corrisponde affatto a quello che è possibile vedere esternamente? Quando la vita ti porta a essere porta diverso: un transgender. L’unica e inevitabile conseguenza è l’essere ripudiati, diffamati e ostracizzati. Non esiste posto nella mentalità retrograda e tradizionalista degli ipocriti perbenisti, che corrompono e frantumano ogni sorta di stimolo progressista. Inutile sperare che questi individui abbandonino i propri supposti irrinunciabili che rendono la lotta all’intolleranza sempre più difficoltosa. Ciò che non si è ancora arrivati a comprendere è il fatto che sia inutile tentare di raggiungere l’uguaglianza sociale a cui tanto si aspira, di ottenere gli stessi diritti sociali fondamentali quando persino il presidente degli Stati Uniti vieta ai transgender la possibilità di servire l’esercito del proprio paese; quando egli revoca persino la norma sull’uso dei bagni per gli studenti transessuali. Milioni di persone lottano per riscattare la propria identità, tu cosa scegli? Beatrice Giansante Liceo Scientifico Fulcieri Paulucci di Calboli
31) Lifes’s Beautiful– Il corto che mi ha colpito maggiormente è stato quello che trattava come argomento l’eccessivo utilizzo del cellulare. In questo cortometraggio è presente un ragazzo che sta facendo una passeggiata per il parco. Mentre cammina guardando il telefono e ascoltando la musica, presumo ad alto volume , non sente e non si rende conto di ciò che succede attorno a lui: una ragazza viene rapinata, un ragazzo viene picchiato, un signore povero cerca di chiedergli aiuto senza ricevere neanche uno sguardo ed infine un bambino sta piangendo e tra le braccia tiene il corpo del padre morto. Di tutto questo lui non se ne rende conto e infatti non aiuta nessuno. Mi ha colpito particolarmente perché rispecchia esattamente la vita moderna di oggi; e fa pensare a come questa nuova tecnologia aiuti per gran parte l’ umanità ma se usata con moderazione. Se se ne fa un utilizzo eccessivo le conseguenze sono quelle riprodotte nel corto. Purtroppo facendo maggiori progressi tecnologici il rischio di peggiorare è sempre maggiore. Samuele Selvi 2D liceo scientifico
32) The Culprit– Il cortometraggio che mi è piaciuto di piu è stato: the Culprit. Il tema principale è l omosessualitá , di cui si parla molto ai giorni nostri. Parla di questo ragazzo arabo che passa la sua vita adulta in una prigione, torturato, solo perchè esprime cio che ha dentro di se , una cosa molto rara . In molti paesi l omesessualita è illegale , ma io penso che l amore possa anche oltrepassare il sesso del partner. Anouar kabachi 2D liceo scientifico
33) Golden Oldies-Questo cortometraggio è la prova esistente quando si dice che non si smette mai di rimanere bambini (o in questo caso dei giovani). gli anziani della casa di riposo grazie alla musica del jukebox immaginano di trovarsi negli anni 60′ in un diner a divertirsi come fossero davvero degli adolescenti. Emerge in particolare la figura di un ragazzo che seppur non incarni il modello di ragazzo popolare e alla moda dei tempi, riesce comunque a conquistare la donna amata. la scenografia a fumetto rende originale la scena nel suo insieme e ancora più speciale la fantasia degli anziani che sono ancora giovani nel loro cuore. Alex Gardini Liceo Scientifico Fulcieri Paulucci di Calboli
34) Kochkunst – Un cortometraggio molto simpatico e cartoonesco che ci presenta un cuoco molto abile nel maneggiare le padelle e preparare piatti prelibati. Mentre è intento nel cucinare una frittella, questa gli sfugge letteralmente dalle mani e inizia a prendersi gioco del povero cuoco che in tutti i modi cerca di cucinarla per poterla servire ai tavoli. Seppur in un primo momento possiamo provare antipatia per la dispettosa frittella, successivamente ci rendiamo conto che questa sta solo cercando di sopravvivere. La frittella dopo aver dato fuoco alla cucina ed aver costretto il cuoco ad andarsene umiliato, viene brutalmente intrappolata dal cameriere del ristorante e servita ad uno dei tavoli. Sembra quasi che questo cortometraggio sia la rappresentazione della vita ricca di avversità che sconvolgono il nostro equilibrio naturale e ci costringono a combattere duramente per ristabilirlo e grazie a qualcosa o qualcuno, come un amico o la famiglia, riusciamo a sconfiggerle. Alex Gardini Liceo Scientifico Fulcieri Paulucci di Calboli
35) Life Smartphone– Da non perdere il cortometraggio LIFE SMARTPHONE se volete cogliere l’occasione di rendervi conto di quanto il cellulare sia diventato parte integrante del nostro essere, accompagnandoci in ogni attimo della nostra vita, a volte, purtroppo, causandone anche la perdita.
Il cellulare ci coinvolge nel suo mondo virtuale tanto da attrarre i nostri sguardi per la maggior parte del tempo disabituandoci a percepire la bellezza della vita, della natura, dell’ambiente che ci circonda e dei veri rapporti umani. Le sagome di “LIFE SMARTPHONE” rappresentano la maggior parte di noi, giovani e meno giovani, che dipendiamo dal cellulare come da una droga, non potendone più farne a meno. Nicolò Partisani – 2°G – Liceo Scientifico Fulcieri Paulucci di Calboli
36) Not Accetable-Il filmato mi è piaciuto particolarmente perché descrive senza il bisogno delle parole lo stato d’animo di una persona nata nel corpo del sesso opposto. È molto significativo il fatto che la ragazza si guardi allo specchio e si veda come un maschio. Nel cortometraggio si sente che una persona bussa alla porta e la ragazza si volta spaventata, penso che questo stia a rappresentare l’insicurezza che prova nel confrontarsi con gli altri non sentendosi a proprio agio nel suo corpo. Lorenzo Ugolini 2G scientifico Forlì
37)Une pression du doigt- Lo scenario si apre con due giovani soldati al riparo dietro alcune macerie, lo sguardo sofferente di chi sa che non sopravviverà. Il primo dei due si alza un po’ speranzoso per riuscire a chiedere aiuto a qualche altro compagno, l’altro invece di coprirgli le spalle rimane incantato a guardare un aereo e così il compagno muore. Il soldato capisce che per salvarsi non ha alcuna possibilità se non quella di spegnere qualsiasi sentimento umano e quando inizia a sparare si giustifica ripetendo a se stesso più volte di essere solo una pistola, una pistola che colpisce, cerca di reprimere il suo dolore si mantiene freddo e distante eppure la sua corazza sembra sgretolarsi a terra quando vede una bambina-soldato puntargli un fucile contro. Allibito punta a sua volta l’arma e si conforta dicendo di essere solo un dito sul grilletto, ma è così ? Ediona Halili 2G scuola Fulcieri Paulucci di Calboli
38) Invasion Day- Il tipico gioco di un classico bambino di 7/8 anni : inventare una guerra aerea con i quattro oggetti che si hanno intorno. Trama tra fantascienza e realtà;divertente ma troppo debole il messaggio. Olivia Carpeggiani 2^G liceo scientifico Forlì.
39) A Solution !-Un gigantesco ciclista che trasforma l’inquinamento in natura , che cerca di tenere in equilibrio il ciclo uomo-ambiente. Scenografia semplice ma contemporaneamente efficace. Di grande impatto il messaggio ecologico. Olivia Carpeggiani 2^G liceo scientifico Forlì.
40) The culprit-Per tutta la durata del corto,sono stata afflitta da una curiositá incredibile che,alla fine,mi ha lasciato a bocca aperta.Non avrei mai pensato che un corto potesse toccarmi cosí tanto.Anzi se devo dire la veritá non avrei mai pensato neanche che essere diversi significasse essere colpevoli. Abir Uasila 2^G Liceo scientifico Fulcieri Paulucci
41) Life’s on facebook-Quanto tempo si trascorre su Facebook?10 o 20 minuti al giorno.Be’ 20 minuti ogni giorno ti permettono di fare nuove conoscienze e, perchè no?,di mettere su famiglia.Ma a me sono bastati solo 2 minuti per farmi sorridere e dire sottovoce alla mia compagna a fianco:’Eh quanto è veloce la vita….”senza rendermi conto che l’avevo vista solo dietro ad uno schermo. Abir Uasila 2^G Liceo scientifico Fulcieri Paulucci.
42) Life Smartphone– L’autore del corto di animazione “Life Smartphone”, con crudele ironia, immagina un mondo di omini sempre curvi a digitare freneticamente.Lo smartphone, infatti, è diventato una malattia, una droga: siamo sempre incollati davanti allo schermo, incuranti del mondo esterno e sempre connessi con il resto del mondo. Ci avvicina alle persone lontane e ci allontana dalle persone vicine. Quando lo capiremo, forse sarà troppo tardi…Dario Rodi-4AMC ITIS G.Marconi Forlì
43) The Culprit– Uno dei cortometraggi che più ho apprezzato è stato “The Culpirt” dove un uomo viene accusato per la sua omosessualità. Io credo che questo cortometraggio faccia riflettere sulla società odierna e sull’odio del “diverso” e soprattutto su quanto molti paesi siano ancora chiusi mentalmente. Fattorini Alessandro – 4ªACh. ITIS G. Marconi
44) Life Smartphone– Sono rimasto molto colpito dal cortometraggio intitolato “life smartphone” nel quale si parla dello smartphone che influenza il nostro modo di vivere e di conversare. Per esempio lo smartphone apice della nostra distrazione quotidiana, in un video di Cheng-lin Xie, mostra chiaramente il disturbo che causa alle persone e il completo disinteresse delle persone che non si preoccupano di risolvere questo grave problema. Pietro Lanzarini 4 A ch.
45) The Culprit– I cortometraggi sono progetti validi per la vita di noi studenti, in particolare quelli che riguardano l’omosessualità poiché ancora nel 2017 ci sono persone omofobe e leggi che violano di amare un soggetto dello stesso sesso. The culprit è un cortometraggio che fa riflettere sulla realtà dei fatti e in soli 2:58 minuti sono stati capaci di inviare un messaggio forte. Mariani Sara 4^Ach ITTS G.Marconi
46) Disco– Arte. Cinema. Emozione. Ecco cosa volevo percepire da questi cortometraggi. Non è stata una scelta facile. Tuttavia il più rappresentativo per me è stato: “Disco” di Boris Seewald. Emozionante di fronte all’arte, potente, sviluppato in modo originale e meditato, niente parole basta la musica. Marco Sebastiano 4°A CH ITTS “G.Marconi”
47) The Culprit-Questo cortometraggio rappresenta una tragica testimonianza di come, in ancora troppi paesi, l’omosessualità venga vissuta come un crimine da punire. È il simbolo di come la paura dell’uomo per il diverso possa portare ad una discriminazione tale da rinunciare alle libertà del singolo, in favore di un omicidio legalizzato di massa. Mette, quindi, in luce l’arretratezza di mentalità tramite un video crudo e diretto. ITTS G.Marconi Forlì-4A CH-Capra Michela-Foggetti Rebecca-Mancini Debora-Cicognani Laura
48) Disco-Un elogio sotto forma di cortometraggio; Disco, rappresenta “l’ensamble” di forme artistiche quali il disegno, la cinematografia, la musica e la danza della quale si coglie un excursus di 1250 dipinti rappresentativi di una disciplina sviluppata dal tempo. Un viaggio nella storia tramite un’armonia di movimenti ed equilibrio. . ITTS G.Marconi Forlì-4A CH-Capra Michela-Foggetti Rebecca-Mancini Debora-Cicognani Laura
49) The culprit– Tragico, intenso e ricco di emozioni concentrate in soli tre minuti. The Culprit è un cortometraggio che riesce a mettere a fuoco la dura realtà, purtroppo ancora attuale, della condanna al diverso. Regia eccelsa, musiche azzeccate e perfetta interpretazione dell’attore principale che riesce benissimo a mostrarci il dolore e la sofferenza che affliggono l’Amore non tradizionale in certi paesi. Un corto che affronta una tematica delicata, che riesce a trasmettere un messaggio forte e a far riflettere il pubblico in perfetto stile Amnesty International. Non rimarrete dellusi. Emmanuele Cilea-4°A CHIMICA, ITTS Guglielmo Marconi
50) The culpritIl mondo in cui sopravviviamo è sporco di insensibilità e spietatezza. Qui un uomo che ama un uomo è più scandaloso di un uomo che uccide un uomo. Nel silenzio inimitabile dell’indifferenza, nella penombra di una terra malata, c’è un corpo che dondola e che conserva ancora i segni nobili dell’amore e quelli indegni della violenza. L’ingiustizia lo ha soffocato. È caduto nell’indecenza dell’umanità, stringendo fra le mani tutta la rabbia inespressa, ingoiando le ultime parole d’Amore. Francesca Marotta-Liceo Musicale Forlì
51) Not Accetable– è un cortometraggio che tratta un argomento molto delicato soprattutto se affrontato da ragazzi giovani come noi. I genitori spesso non accettano i cambiamenti e le scelte dei propri figli se tutto questo accade fuori dalle righe. I ragazzi, con l’ostacolo da superare di non riuscire ad accettarsi per quello che sono, tendono a chiudersi nel loro guscio e talvolta vengono presi di mira da amici, compagni e spesso anche dai genitori che dovrebbero essere i primi ad aiutarli e sostenerli in ogni loro scelta.
52) Life smartphone ci fa capire come la maggior parte della società di oggi sia legata al proprio cellulare. Non ci accorgiamo di ciò che avviene attorno a noi. Questa situazione sta degenerando a tal punto che se il nostro smartphone si dovesse rompere, probabilmente non riusciremmo a vivere. 2^I itis Marconi Forlì -Bedei Filippo-Masini Filippo-Thalmann Thomas Kevin-Rossi Edoardo
53) Life on Facebook – Al giorno d’oggi i social sono diventati uno strumento per conoscere la vita delle altre persone. Attraverso Facebook si possono ripercorrere tutte le tappe della vita di un individuo. È diventato fondamentale condividere tutto quello che facciamo dalla vita fino alla morte, solo per un mi piace, a volte da “amici sconosciuti”. I.T.I.S. G.MARCONI – Rossi Enrico – Sirri Marco – Rinaldini Riccardo
54) A Solution– Abbiamo bisogno di una soluzione! L’Inquinamento sta distruggendo il nostro pianeta. Spesso usufruiamo delle comodità a nostra disposizione, e ci scordiamo della salvaguardia dell’ambiente circostante, un rimedio è incrementare l’utilizzo di mezzi ecologici, come la bicicletta, che è la protagonista del breve cortometraggio. De Giosa Andrea – Masini Federico – Marco Pretolani -Nicoló Gori – ITIS MARCONI FORLÌ 2^I
55) Life is beautiful– La vita è una sola, e non va sprecata isolandosi da tutto quello che ti accade intorno. Infatti nel cortometraggio Nick si presenta come in ragazzo dei giorni d’oggi, uguale agli altri, e rappresenta una tematica oggi comune dove i ragazzi si isolano, e finge di vivere una vita normale. I.T.I.S. G.MARCONI 2°I – Cimatti Matteo – Rahid Hassan
56) Je suis OFF– La scoperta casuale e banale di un interruttore inutilizzato dietro un mobile genera il vortice di un’ossessione del protagonista che pur di trovare un senso logico nell’ esistenza di un collegamento elettrico sfonda pareti e perde la ragione, senza accorgersi di interferire nelle serate dei suoi due anziani vicini. Allegoria sull’ inconsapevolezza di quanto le nostre scelte interferiscono con le vite degli altri. Feliciotto Siria 4° C liceo classico scienze umane G.B. Morgagni.
57)Une pression du doigt- Un soldato sotto il tiro dei cecchini vede il compagno morire poco prima che arrivino gli aiuti. In questi pochi minuti diventa la macchina da guerra che il ruolo gli impone. Riesce ad uccidere tutti i nemici fino a quando un volto lo metterà in crisi sul vero senso di umanità. Tisselli Elena, 4C liceo classico scienze umane.
58) The Culprit –Il cortometraggio di Michael Rittmannsberger, The Culprit-il Colpevole, tratta dell’omosessualità di un giovane uomo, messo in prigione, picchiato, ripudiato dalla sua famiglia, mi fa pensare a quanto l’uomo basandosi sulle sue tradizioni pensa di essere il detentore di verità assoluta, ma in realtà deve ancora imparare ad evolversi e accettare un mondo nuovo e ciò che è diverso. Per il protagonista ricordare l’ultimo momento vissuto insieme al suo compagno era l’unica cosa che lo faceva stare bene e le sue ultime parole pronunciate prima di essere giustiziato, mi fanno sperare fino all’ultimo che nel male più terribile, qualunque tipo di amore trionfa sempre. E questa è anche la speranza di noi giovani.Monti Anna Livia, Liceo Artistico Forlì, 3^A
59) Disco-Opera di sensibilità dipinta. La sua quiete, dolce e tormentata, s’innamora e danza con una tiepida melodia. Cristiana Constantinescu- Liceo Musicale Statale di Forlì
60) The Culprit– il mio cortometraggio preferito è stato “il colpevole” che riguardava il ragazzo omosessuale che hanno ucciso per aver amato. L’ho scelto perché è quello che mi ha colpito di più. Io ho sempre pensato che ognuno può amare chi vuole e questo cortometraggio ha contribuito a rafforzare il mio pensiero. Margherita Di Giammaria i.t.c Matteucci 1 a afm
61) Disco- Il terz’ ultimo cronometraggio è quello che più mi ha colpito. In primis tra tutto mi ha colpito il fatto che questo cronometraggio sia stato del tutto disegnato a mano. Ci vuole una gran forza di volontà per riuscire a disegnare uno stesso soggetto per 1250 volte consecutive, ma alla fine tutto questo lavoro verrà ripagato, o dalla vincita del premio NO+D2, o dai voti ricevuti da giovani ragazzi di Forlì, i quali forse aspirano a diventare artisti. Infine mi ha molto colpito il contrasto bianco-nero tra ballerina e sfondo circostante, che secondo me è sinonimo di politica anti-razzismo. Tommaso Fanucci- ITE Matteucci. Classe 1^A AFM
62) Big Bag– Se dovessi partire ora, cosa porteresti con te? La società odierna si basa sull’inconsistenza dei beni materiali senza riflettere su ciò che è veramente importante. Nel cortometraggio presentato viene inscenata la partenza per un viaggio di un ragazzo, che si carica di uno zaino stracolmo di oggetti inutili. Egli cercando di portare con se questo bagaglio perde l’equilibrio più volte, disseminando oggetti per la camera ormai distrutta; dimenticandosi cosi l’elemento più essenziale per il viaggio, ovvero, il passaporto. Metafora dell’essenziale che viene soffocato dall’effimero. Mina Bolognesi – 4º C. Liceo Classico delle scienze umane
63) The culprit, breve cortometraggio del regista M. Rittmannsberger, presenta la terribile storia di un giovane uomo che viene discriminato perché ama un altro uomo. Nonostante le numerose avversità dovute alla società in cui vive, persino la famiglia lo emargina, lui resterà convinto delle sue scelte. La realtà del protagonista, ormai speriamo accolta da noi occidentali, è ben analizzata in tutti i suoi aspetti; l’ambiente chiuso comunica il clima di oppressione in cui lui vive e la musica coinvolgente ben amplifica il dramma. Che tristezza, pensare che in alcuni paesi è ancora oggi un crimine scegliere chi amare! Rosanna Lentini Classe III D IC2 “ M.Palmezzano” Forlì
64) The Culprit– Abbiamo deciso di scrivere la recensione su questo cortometraggio perchè in soli 2 minuti di video si trasmette la triste vita che un uomo o una donna attratti dallo stesso sesso devono trascorrere tutti i giorni, nascondendo i propri sentimenti e le emozioni, se vivono in certi paesi dove questo fatto è illegale. Infatti sono ben 73 i paesi del mondo nei quali l’ omosessualità è criminalizzata e 11 dov’è addirittura punita con la pena di morte come vediamo nel cortometraggio. Oltre ad essere un ingiustizia perchè l’ amore è amore, indipendentemente da chi si ama è anche una grave mancanza di rispetto nei confronti di queste persone perchè ognuno dovrebbe essere libero di fare le proprie scelte senza doverle nascondere e sopratutto senza avere addosso la paura costante di essere uccisi. Infine volevamo aggiungere che i cortometraggi, solitamente ritenuti storielle simpatiche, possono esprimerei informazioni vere e che fanno pensare come in questo caso. Pazzi Eva e Ilisei Martina MARTINA i.c. 2 Palmezzano classe 3A
65) Golden Oldies– Questo cortometraggio, ambientato negli anni Cinquanta, riesce a creare un legame temporale tra il passato e il presente attraverso un jukebox. In un’atmosfera allegra, due teenager, cercano di conquistare l’amore di una ragazza, il continuo cambio di scena tra due età con così tante differenze, porta ad unirle e a riportare l’armonia ad entrambe. Clara Paci, Marco Palmezzano, 3B
66) Ojalá, speranza e rimpianto, un futuro pieno di dubbi, con l’unica profonda certezza del miglioramento. Darci un taglio, gustare l’abbandono, lavare via le paure, accorciare i tempi per la libertà, portare il proprio disordine altrove. Lasciarsi; e superare ogni cosa con la propria dignità di uomo. Cosimo Fazio- 2B, Liceo Scientifico Fulcieri Paulucci di Calboli, Forlì
67) The Culprit– L’amore arde in un fuoco che non gli appartiene. Un fuoco color pece, disdicevole. Ed è l’uomo ad averne appiccato le fiamme. Lo stesso uomo che, per sfamare la propria vita mancata, ha lacerato d’oppressione e di disonore quella d’altri. L’uomo ha errato, ha annientato il bene sin dal principio. Assetato di prestigio ha limitato la propria razionalità, ha limitato se stesso e ha limitato la bellezza. La bellezza dei fiori, dei cieli, delle nuvole incerte, la bellezza dell’amore. E gli animi che vi appartengono vengono trafitti incessantemente dai colpi della mano fatale di chi non la vede più da tempo, la bellezza. La bellezza dell’amore è smorzata dal rancore represso, ingiustificabile, blasfemo e perverso. Tace la quiete, strepita l’odio. L’amore, in tutte le sue sfumature, merita la vita. Cristiana Constantinescu Liceo Musicale Statale di Forlì
68) The Culprit – Il mondo in cui sopravviviamo è sporco di insensibilità e spietatezza. Qui un uomo che ama un uomo è più scandaloso di un uomo che uccide un uomo. Nel silenzio inimitabile dell’indifferenza, nella penombra di una terra malata, c’è un corpo che dondola e che conserva ancora i segni nobili dell’amore e quelli indegni della violenza. È caduto nell’indecenza dell’umanità. L’ingiustizia lo soffoca; l’ingiustizia, quella corda strettissima che uccide chi tenta di vivere. Ora, quel corpo stringe fra le mani tutta la rabbia inespressa, ingoiando le ultime parole d’amore, quell’amore vero che respira ancora. Francesca Marotta Liceo Musicale Forlì
69) The culprit-Una colpa ed una sentenza, senza corte d’appello, senza giustizia. Un colpevole che non si ritiene tale, che non si pente delle sue colpe, la famiglia gli volta le spalle, tanto il suo crimine è inaccettabile. Ma con coraggio il nostro “colpevole” va incontro al suo destino, sapendo cosa lo aspetta, ricordando un viso, il viso di chi lo ama, di chi lui stesso ama, il ricordo di un amore che in quel luogo non può essere accettato. Maddalena Ranieri 2H Liceo scientifico Forlì
70) Golden Oldies– La ricerca di spensieratezza è il bellissimo messaggio trasmesso da questo cortometraggio che diventa metafora di tenacia mantenuta nell’affrontare le difficoltà della vita superandole con l’ingegno. Nonostante l’inesorabile scorrere del tempo, in uno spizio, gli anziani attraverso un vecchio jukebox vengono catapultati nella loro realtà anni 50, dove rivivono l’emozione delle notti passate in pista.Il fulcro di questo flashback è l’amore contrastato tra un giovane impacciato ed una ragazza contesa da un bulletto prepotente e altezzoso che a causa della sua ostinazione rompe il jukebox e conclude questa realtà all’insegna della giovinezza.Nonostante questo ritorno alla normalità, tra dolori alla schiena e sedie a rotelle, basta una bretella pizzicata come la corda di una chitarra per farli ritornare all’atmosfera passata.La capacità di migliorare il presente e la voglia di non arrendersi viene veicolata dalla musica che impedice ai loro animi di invecchiare.4c scienze umane liceo classico gb. Morgagni
(competition) – MOVIE – International Films – Fiction & Documentaries | ||
A Gentle Night | China | Qiu Yang |
A Life in 8-Bit | Germany | Andreas Irnstorfer |
A New Home | Slovenia | Žiga Virc |
Alan | Iran | Mostafa Gandomkar |
Au Bruit des Clochettes | France | Chabname Zariab |
Backstory | Germany | Joschka Laukeninks |
Blues with me | South Korea | Lee Hanjong |
Boniek i Platini | Poland | Jérémie Laurent |
Bread and Tea | Lebanon | Sarah Kaskas, Liliane Rahal |
Calamity | Belgium | Maxime Feyers , Séverine De Streyker |
Cargo | Lebanon | Karim Rahbani |
Caring for Mother | UK-England | Suj Ahmed |
Chasse Royale | France | Romane Gueret, Lise Akoka |
Crumble | UK | Pauline Lam |
Downside Up | Belgium | Peter Ghesquiere |
El monopolio de la estupidez | Perù | Hernán Velit |
El Vestido | Spain | Javier Marco |
Elitakrobaten | Sweden | Catti Brandelius |
Ennemis intérieurs | France | Sélim Azzazi |
From Hasakah With Love | Iran | Mohammad Farahani |
Fugazi | Belgium | Laurent Michelet |
Good News | South Korea | Giovanni Fumu |
Greetings From Aleppo | the Netherlands | Issa Touma, Floor van der Meulen, Thomas Vroege |
I See You | USA | Manjari Makijany |
In Kropsdam Is Iedereen Gelukkig | the Netherlands | Joren Molter |
Latin Babylon | France | Ahmet Necdet Cupur |
Le Scénariste | Belgium | François Paquay |
Les Bigorneaux | France | Alice Vial |
Limbo | Iran | Ghasideh Golmakani |
Mathias | Austria | Clara Stern |
Milošův Domov | Switzerland | Aylin Gökmen |
Mindenki | Hungary | Kristóf Deák |
Nelly | Austria | Chris Raiber |
Nyerkuk | Sudan | Mohamed Kordofani |
Pas Papa | France | Tamara Vittoz |
Retouch | Iran | Kaveh Mazaheri |
Seneye | Turkey | Hasan Gunduz |
Sheep Dotting Hillsides | China | Jin Huaqing |
The Sad Monk | Germany | Diana Frankovic |
The Spa | Australia | Will Goodfellow |
Timecode | Spain | Juanjo Giménez |
Todos Bailaban | Honduras | Jurek Jablonicky |
Un état d’urgence | Germany | Tarek Roehlinger |
Watu Wote | Germany | Katja Benrath |
Zero mm | Iraq | Semaa Samir |
(competition) – ANIMALAB – International films – Animation & Experimental | ||
69sec | Belgium | Laura Nicolas |
Airport | Switzerland | Michaela Müller |
Analysis Paralysis | Switzerland | Anete Melece |
And the Moon Stands Still | Germany | Yulia Ruditskaya |
Cel mai bun client | Romania | Serghei Chiviriga |
Contact | Spain | Alessandro Novelli |
Das Tirras | Iran | Marziyeh Kheirkhah |
Different | Uzbekistan | Hristina Belousova |
Ethnophobia | Greece | Joan Zhonga |
Fundamental | Taiwan | Chiu Shih-chieh |
I Want Pluto to be a Planet Again | France | Marie Amachoukeli, Vladimir Mavounia-Kouka |
Icky | Iran | Parastoo Cardgar |
Inhibitum | Belgium | Atelier Collectif |
Mīnotaurs | Latvia | Kārlis Vītols |
My Mamma Is Bossies | South Africa | Naomi Van Niekerk |
Negative Space | France | Max Porter, Ru Kuwahata |
No Offense | Belgium | Kris Borghs |
Nothing Happens | Denmark | Uri Kranot, Michelle Kranot |
O Matko! | Poland | Paulina Ziółkowska |
Penelope | Estonia | Heta Jäälinoja |
Petrova šuma | Croatia | Martina Meštrović |
Podwórko | Poland | Grzegorz Waclawek |
The Man is Big | Germany | Anna Bergmann |
Tiny Big | Belgium | Lia Bertels |
To Be A Tree | Germany | Xin Sun |
Tühi ruum | Estonia | Ülo Pikkov |
Une tête disparaît | France | Franck Dion |
Urashima Taro | France | Pauline Defachelles |
Vent de fête | Switzerland | Marjolaine Perreten |
Wyjdę z siebie | Poland | Karolina Specht |
(Competition) – CORTITALIA – National Films | ||
A casa mia | Italy | Mario Piredda |
Buffet | Italy | Santa De Santis |
Confino | Italy | Nico Bonomolo |
Ego | Italy | Lorenza Indovina |
Gionatan con la G | Italy | Gianluca Santoni |
Il Silenzio | Italy | Ali Asgari , Samadi Farnoosh |
La forza del silenzio | Italy | Salvatore Esposito |
La Gamba | Italy | Salvatore Allocca |
Life Sucks! But at least I’ve got elbows | Estonia/italy | Nicola Piovesan |
Mattia sa volare | Italy | Alessandro Porzio |
Moby Dick | Italy | Nicola Sorcinelli |
Mostri | Italy | Adriano Giotti |
Non toccate questa casa | Italy | Americo Melchionda |
Olvidate de eso | Cuba/Italy | Manuel Marini |
Penalty | Italy | Aldo Iuliano |
Piove | Italy | Ciro D’ Emilio |
Polis Nea | Italy | Pierluigi Ferrandini |
Rejetés | Italy | Antonio Guadalupi |
Senza occhi, mani e bocca | Italy | Paolo Budassi |
Tierra Virgen | Italy | Giovanni Aloi |
UNCUT – Women’s war against female genital mutilations | Italy | Emanuela Zuccala, Simona Ghizzoni |
Uno di noi | Italy | Max Nardari |
Uomo in mare | Italy | Emanuele Palamara |
Waiting for | Italy | Matteo Pianezzi |
(competition) – ANIMARE – international films – Animation for kids | ||
Billy & Bud | France | Arnoult, Brés, Marcel, Hautbout, Louise Baron |
Charlie et ses grandes dents | France | Lalanne, Yao, Sabin, Verninas, Hao Yang |
Darrel | Spain | Marc Briones, Alan Carabantes |
Delivery | France | Belot, Scalesse, Huang,Torres |
Georges | France | Emma Fernandes |
Indice 50 | France | Guené, Belmudes, Clef, Amblard, Fumel, Houg |
Jamais sans mon dentier | France | Hugo Favre |
Johnny Express | South Korea | Woo Kyungmin |
Jubilee | France | Coralie Soudet |
Knight to meet you | France | Fromager, Bogdel, Canot |
Luchador | France | Bacro, Chandelier, Pierre, Plagniol, Renault |
Mezcaliente | France | Pirritano, Seghetto Bodart, Daunis, Fournié, Leriche |
Nobody Nose Cleopatra | France | Chitou, Lebreton, Loiseau, Meah, Monier,Razafindralambo, Rondol, SalviI, Trefleze |
Our Wonderful Nature – The Common Chameleon | Germany | Tomer Eshed |
Selfiecat | France | Bernard Emeline, Divet Elsa, Droneau Gaël |
Swiff | France | Agliata, Bonora, Bellour, Gambier, Berckmans, Lavoine |
(competition) – CORTOINLOCO – Authors from Emilia-Romagna | ||
A casa mia | Italy | Mario Piredda |
Ancora | Italy | Lu Pulici |
Ape Story | Italy | Andrea Ravalli |
Azu | Italy | Francesca Leoni |
Elaboration of a Mother | Italy | Edoardo Pappi |
For Good | Italy | Cristophe Brehme |
Fugh in i scapàin | Italy | Gianluca Marcon |
I Was – io ero | Italy | Gianfranco Boattini |
La centralinista del Vajont | Italy | Luca Coralli |
La procedura | Italy | Alessandro Valbonesi |
Lo spettatore | Italy | Luca Zambianchi |
Lontano Ovest | Italy | Francesco Selvi |
Luigino | Italy | Paolo De Lucia |
Moby Dick | Italy | Nicola Sorcinelli |
Placenta | Italy | Fabrizio Cavallaro |
Un sorso di vita | Italy | Daniel Mercatali |
Vendesi | Italy | Antonio Benedetto |
Volevamo Fare U’Cinema | Italy | Niccolò Gentili |
(competition) – NO+D2 | ||
A Life on Facebook | France | Maxime Luère |
A Solution | Iran | Fazlollah Tari |
Big Bag | UK England | Daniel Greaves |
Disco | Germany | Boris Seewald |
Golden Oldies | the Netherlands | Joost Lieuwma, Daan Velsink |
History Is Not Linear | USA | Bob Jones |
If You Like | Tunisia | Elmahdi Souissi |
Invasion Day | France | De bellis, Eratostene, Guilpin, Lefebre, Leylavergne, Loiseau, Oumoumad,Trouve |
Je suis Off | France | Thomas Scohy, Kevin Zonnenberg |
Kochkunst | Germany | Stella Raith |
La Rallonge | France | Tristan Francia |
Life Smartphone | China | Cheng-lin Xie |
Life’s Beautiful | Italy | Giuseppe Curti |
Not Acceptable | Iran | Saman Haghighivand |
Ojalá | France | Marie-Stéphane Cattaneo |
Properly Said | Canada/Quebec | Denis Michaud |
Ricordare tutto | Italy | Enrico Chiarugi |
The Coup – A Small Cleptomanicx Adventure | Germany | Frédéric Schuld, Fabian Driehorst |
The Culprit | Germany | Michael Rittmannsberger |
Une pression du doigt | France | Bruno Delouzillière |
(Out of competition) – BEBISCIORT – international films – Animation for kids | ||
Alvin the Ant | USA | Zehao Xue |
Be Be Bears | Russia | Alexey Mironov |
Boxi: Traffic Jam | Hungary | Béla Klingl |
El Aguejro | Mexico | Maribel Suárez |
En Vol | France | Britanny Lefebvre |
Gigglebug//E25 Iron Barry | Finland | Joonas Utti |
Groomed | USA | Samantha Armiger |
Invisible | USA | Michael Trikosko, Andrew Wilson |
Junk | Japan | Giulia Lamperti |
Leo & Tig | Russia | Alexander Lutkevich |
Lilou | Lebanon | Rawan Rahim |
Miriami kana unistus | Estonia | Andres Tenusaar |
Morningbird and Murmelton on Winter Holiday | Norway | Annette Saugestad Helland |
On Schedule | USA | Elena Manetta |
Pautinka | Russia | Natalia Chernysheva |
Spring in Autumn | Belarus | Tatiana Koublitskaya |
Subaku | the Netherlands | Marlies Van Der Wel |
The Persimmon Tree | Taiwan | Yeh Chao-chun |
(Out of competition) – LIGHT | ||
Basura | Spain | Juan Silva |
Candie Boy | Italy | Arianna Del Grosso |
Conosce qualcuno? | Italy | Daniel Bondì |
El Atraco | Spain | Alfonso Díaz |
Fomo Sapiens | Sweden | Viktor Hertz |
Italian Miracle | Italy/UK | Francesco Gabriele |
Le dernier coup | France | Christophe Garnier |
Le jour où j’ai mangé avec un black | France | Daniel Bach |
Martien | Switzerland | Maxime Pillonel |
Nátthrafnar | Iceland | Sturla Óskarsson |
Ni una sola Linea | Spain | Víctor E.D. Somoza |
On Your Way | Germany | Thomas Sali |
Own World | Kazakhstan | Zhangeldy Moldakhmetov |
Parque | Spain | Mateo Garlo |
Ringo Rocket Star and his song for Yuri Gagarin | the Netherlands | Rene Nuijens |
Stai sereno | Italy | Daniele Stocchi |
State Of Emergency Motherfucker! | Belgium | Sébastien Petretti |
Toda una vida | Spain | Rubén Tejerina |
Track | Iran | Reza Golchin |
(Out of competition) – EXPERIA | ||
489 Years | France | Hayoun Kwon |
Bikini Words | Germany | Nils Clauss |
D.C. | Colombia | Luis Esguerra Cifuentes |
Dead Reckoning | Austria | Paul Wenninger, Susan Young |
Ex Terrat | Austria | Reinhold Bidner |
Gloria Victis | France | Benjamin Bardou |
Hand colored no.2 | China | Lei Lei, Thomas Sauvin |
Icaro | Brazil | Carla Shah |
Iridescence | Luxembourg | Eileen Byrne |
Jamais-vu | Germany | Werner Biedermann |
KL | Belgium | William Henne, Yann Bonnin |
Nimmer | Belgium | Lieven Vanhove |
SimSim | South Korea | Seung Hee Kim |
Summer Story | Germany | Yana Ugrekhelidze |
The Copyist | Hungary | Tamás Köszegi |
United Interest | Germany | Tim Weimann |
Urban Audio Spectrum | Germany | Marina Schnider |
Wanderung | Germany | Van McElwee |
Wegstücke | Austria | Evelyn Kreinecker |
Zu Zahm! | Germany | Rebecca Bloecher |
(Out of competition) – FOCUS Bulgaria | ||
100 % Mood | Bulgaria | Dimitry Yagodin |
A Petty Morning Crime | Bulgaria | Asparuh Petrov |
Grumpy does repairs | Bulgaria | Radostina Neykova, Sofiya Ilieva |
Milkmaid | Bulgaria | Ivan Bogdanov |
Natural Novel in 8 Chapters | Bulgaria | Milen Vitanov |
Odeon | Bulgaria | Boris Despodov |
Postindustrial | Bulgaria | Boris Pramatarov |
The day of the bleeding gums | Bulgaria | Dimitar Dimitrov |
(Out of competition) – FOCUS Slovakia | ||
Chilli | Slovak Republic | Martina Mikušová |
Kovbojsko | Slovak Republic | David Štumpf |
Lionardo Mio | Slovak Republic | Ivana Šebestová |
Mila Fog | Slovak Republic | Marta Prokopová |
O ponožkách a láske | Slovak Republic | Michaela Čopíková |
Rosso Papavero | Slovak Republic | Martin Smatana |
tWINS | Slovak Republic | Peter Budinský |
V kocke | Slovak Republic | Michal Struss |
(Out of competition) – EUROSHORT | ||
Betonzaj | Hungary | István Kovács |
Café para llevar | Spain | Oatricia Font |
Landing | Portugal | Filipe Martins |
Love | Bulgaria | Boya Harizanova |
White Room Stories | Croatia | Silva Capin |
(Out of competition) – ATRIUM | ||
Kino Otok | Croatia | Ivan Ramljak |
Sea Factory | the Netherlands | Pim Zwier |
The Reflection of Power | France | Mihai Grecu |
Urbanimatio | Estonia | Hardi Volmer |
Zusammen Eins | Germany | Markus Wende |
(Out of competition) – FOCUS Macedonia | ||
409 | Macedonia | Darijan Pejovski |
Bardo | Macedonia | Marija Apcevska |
Fight for Death | Macedonia | Eleonora Veninova |
Round Trip: Mary | Macedonia | Zharko Ivanov |
There’s a Man in the Habit of Hitting.. | Macedonia | Vardan Tozija |
(Out of competition) – MIGRò | ||
Bon Voyage | Switzerland | Fabio Friedli |
Children of the World | Croatia | Goran Šporčić |
Fantassút | Italy | Federica Foglia |
Irregulars | Italy | Fabio Palmieri |
Mare Nostrum | France | Rana Kazkaz, Anas Khalaf |
Nachtschade | the Netherlands | Shady El-Hamus |
Nutag | Canada/Quebec | Alisi Telengut |
Red Fat Cat | Germany | Klaus Hoefs |
Retirantes | Brazil | Maíra Coelho |
Shame | Spain | Alberto Rey |
Si no soy no puedo ser | Spain | Mario Torrecillas |
We Will Arrive Tomorrow | Norway | Dyrvik Maria Galliani |
(Out of competition) – Water | ||
Camino del Agua | Colombia | Carlos Montoya |
Every Drop Counts… | India | Dhimant Vyas |
Swimming in the desert | USA | Alvaro Ron |
y2o {distillé} | Canada | T Skoltz Dominique |
(Out of competition) – S.E.I | ||
Ad Astra | France | Bonnemort, Massin, Vallerich |
Bambini a Colori | Italy | Atelier Cartone animato |
Blink | France | Ghys, Léger, Rémy, Steiner |
Cher Papa | Belgium | 13 ENFANTS Collectif |
Entre les lignes | France | Remy, Alion, Casacoli, Eve, Le Bec |
Iron Mountain | France | Brachet, Fraud, Guerre, Kessler, Marline |
Le saut de l’ange | Belgium | 11 ENFANTS Collectif |
Meanwhile | France | Deleplanque, Delquie, Fort, Langoux, Roques |
Panique à bord | Belgium | 19 ENFANTS Collectif |
Petit Markus | Belgium | 20 ENFANTS Collectif |
Sasol | Italy | Atelier Cartone animato |
The End | France | Blondelle, Cunat, Labbé, Lugiery, Moreau, Pietra |
The Show | France | Auquier, Cazes, Madec, Ottevaere |
MOVIE – fiction & documentari internazionali
Aitor Arenas Suso (Spagna)
Aitor Arenas Suso (1981, Bilbao) si è laureato in Comunicazione Audiovisiva alla UPV/EHU – Università dei Paesi Baschi. Si definisce un “attivista del cortometraggio”, avendo ricoperto ogni tipo di ruolo nel settore. Ha diretto e prodotto vari film. L’ultimo, AINHOA (del pluripremiato regista Iván Sáinz-Pardo) è in selezione presso vari festival dove sta raccogliendo molti premi. Dirige da 16 anni il festival di film comici “Humor en Corto” in Arrigorriaga, città dove è nato.
È co-fondatore e amministratore di BANATU FILMAK, una delle agenzie di distribuzione e vendita di cortometraggi più importanti della Spagna. Per BANATU collabora con vari festival e istituzioni nazionali (CORTADA, Octubre Corto, ABYCINE, Kimuak, Amnistía Internacioal España) e internazionali (INCAA, Uncipar). È stato programmatore per istituzioni e festival, come ZINEBI (Spagna) e CSFF (Cina), per cui da due anni svolge il ruolo di consulente internazionale. Fa inoltre parte del consiglio direttivo di AIC (Asociación de la Industria del Cortometraje) e della Coordinadora del Corto.
Wouter Jansen (Paesi Bassi)
Wouter Jansen è laureato in Politica e Gestione dei Beni Culturali. Ha iniziato a lavorare come responsabile della programmazione di Go Short – International Short Film Festival Nijmegen (Olanda) nel 2009. Attualmente, si occupa di tutte le sezioni competitive del festival.
Nel 2013 fonda la casa di distribuzione cinematografica Some Shorts, specializzata in cortometraggi, lungometraggi e documentari particolarmente originali e di grande impatto visivo. Con Some Shorts, Wouter cerca di sostenere giovani registi di talento e di seguirli nella loro carriera. Nel corso degli anni, i film del catalogo di Some Shorts hanno avuto anteprime a festival prestigiosi, hanno vinto numerosi premi e sono stati proiettati in tutto il mondo.
Niels Putman (Belgio)
Niels Putman (25, Belgio) è laureato in Arti Audiovisive e in Storia del Cinema e Cultura Visuale. Attualmente è giornalista cinematografico freelance: scrive per varie riviste olandesi ed è redattore capo dell’unica rivista fiamminga interamente dedicata ai cortometraggi.
È inoltre responsabile del coordinamento della Short Film Conference, l’unico organismo a livello internazionale con l’obiettivo di unire la comunità globale che ruota attorno al mondo dei corti. Niels collabora anche con un’agenzia di casting come talent scout per nuovi volti per il cinema e la TV.
ANIMALAB – corti d’animazione e sperimentali internazionali
Žofia Bosáková (Slovacchia)
Žofia Bosáková vive e lavora a Bratislava, in Slovacchia, dove è Direttrice del Festival internazionale di animazione Fest Anča. È stata co-fondatrice e PR Manager del Visegrad Film Forum, network a sostegno dell’educazione informale di studenti provenienti dai paesi dell’Europa Centrale. Ha lavorato inoltre per l’International Student Film Festival Early Melons.
Žofia ha collaborato a lungo con le redazioni di vari media e scrive regolarmente recensioni cinematografiche per l’unico mensile di cinema della Slovacchia. Žofia ha una formazione accademica nel campo dell’audiovisivo e i suoi recenti lavori di ricerca si concentrano sulle strategie di finanziamento pubblico per il cinema.
Luce Grosjean (Francia)
Appassionata di cinema fin dall’adolescenza, Luce Grosjean inizia prestissimo a lavorare per i festival di cinema, fino a collaborare con l’organizzazione di alcuni di loro. Dopo aver conseguito un BTS e una laurea come direttore di produzione alla Gobelins di Parigi, si affaccia al mondo dell’animazione durante il tirocinio presso TeamTO. Approfondisce la sua esperienza nel campo durante il suo incarico di coordinatrice di RECA (network francese di scuole di animazione).
Nel 2014 fonda Sève Films, casa di produzione cinematografica che promuove i film delle scuole di cinema nel circuito dei festival e si occupa della produzione e della distribuzione di opere di giovani autori.
Antonio Zucconi (Italia)
Sceneggiatore e autore di animazioni. I suoi cortometraggi hanno ottenuto premi e riconoscimenti in numerose manifestazioni cinematografiche, fra cui i Nastri d’Argento (premio per il miglior corto di animazione con “Il Pianeta perfetto” nel 2011 e con “Training autogeno” nel 2012) e il David di Donatello, dove con “Preti” (2013) ha ottenuto la nomination per il miglior cortometraggio.
Per il cinema ha scritto e disegnato le animazioni del film “La scuola più bella del mondo” (2014) e cosceneggiato “Non c’è più religione” (2016), entrambi diretti da Luca Miniero, e scritto il soggetto di “Orecchie” (2017) di Alessandro Aronadio. Sempre con Luca Miniero, è autore della commedia teatrale “Due”, interpretata da Raoul Bova e Chiara Francini. Per la rivista Linus ha scritto i testi della striscia mensile “Pearson & Carlo”, disegnata dall’illustratore Emanuele Simonelli. Nel 2015 ha scritto il libro “Pianeta Terra. Guida per visitatori alieni” (Castelvecchi – Ultra).
CORTITALIA – film nazionali, tutti i generi
&
CORTOinLOCO – film Emilia-Romagna
Simona Meriggi (Italia)
Fiorentina di nascita, romagnola di adozione e cittadina del mondo, visto il suo percorso formativo e professionale in Italia, Europa e negli Stati Uniti, Simona Meriggi vanta numerose esperienze importanti nel mondo della danza, del teatro e del musical. Ballerina, attrice, coreografa e regista di spettacoli di danza, teatro e musical, è direttrice artistica di due scuole e insegnante e coreografa ospite in molte scuole sul territorio nazionale. Grazie ad esperienze significative come attrice e doppiatrice, è autrice e interprete di cortometraggi che vengono selezionati nei più importanti festival nazionali ricevendo numerosi premi e menzioni speciali.
Dal 2008 è direttrice artistica di Amarcort Film Festival, concorso internazionale di cortometraggi, che si svolge ogni anno a Rimini. Con Amarcort Film Festival ha stretto contatti con festival e realtà importanti a livello internazionale e per questo partecipa a molti festival italiani e stranieri in qualità di ospite o di membro della giuria.
Emanuela Ponzano (Italia)
Nata a Bruxelles, si è diplomata in Scienze Politiche all’Università libera di Bruxelles nel 1995 e in Arte Drammatica all’Accademia Nazionale di Liegi in Belgio nel 2000. Nel 2009 realizza dopo “Bagnasciuga” (2008) il suo primo cortometraggio di finzione, “Riflessi” selezionato in una ventina di festival internazionali, che vince la 3° edizione del festival Cortovisione IFF come miglior cortometraggio e il Premio Speciale della critica femminile e la menzione speciale all’ I’ve Seen Films IFF 2010 di Rutger Hauer a Milano.
Come attrice interpreta, tra gli altri, “L’inchiesta” (2006) di Giulio Base, “The Moon and the Stars” (2007) di John Irvin e “La gelosia” (2013) di Philippe Garrel presentato alla 70esima Mostra del Cinema Italiano di Venezia. “La slitta”, selezionato in più di 90 festival internazionali con già 32 premi e selezionato ufficialmente ai Nastri d’Argento, è il suo secondo cortometraggio di finzione. Attualmente elabora la sceneggiatura del suo primo lungometraggio.
Sergio Stagno (Italia)
Nasce nel 1967 a Cagliari, si laurea in Economia. Giornalista, esperto di comunicazione e new media, è socio fondatore di Skepto, Festival internazionale di cortometraggi, e di Netsoul, società attiva nel marketing, nella comunicazione e nello sviluppo software. È stato membro della giuria di importanti festival cinematografici.
NO+D2 – film della durata massima di 2 minuti, tutti i generi
Gli studenti delle scuole medie e superiori di Forlì sono chiamati a visionare i film della sezione NO+D2 (film con durata non superiore a 2 minuti) e a scegliere i loro preferiti tra le 20 proposte finaliste. Il film che riceve più segnalazioni vince il premio NO+D2, che consiste nel valore di 500€ più la statuetta LumìnOR.
ANIMARE – film d’animazione internazionali per bambini
Giuria Giovani
Una giuria composta da 100 ragazzi, di età compresa tra 4 e 13 anni, decide il miglior film della sezione ANIMARE. Tramite una visualizzazione a batterie di 2 film alla volta, i giurati hanno visionato e giudicato i 16 film finalisti, utilizzando dei particolari tappini di plastica per esprimere le proprie scelte. Domenica 9 luglio 2017, a Cesenatico (FC), si è riunita la giuria nella suggestiva arena di Piazza delle Conserve. A tutti i giurati è stato consegnato un diploma che certifica la loro partecipazione all’interno della giuria.
Mathias – I temi riguardanti il mondo LGBT stanno diventando sempre più un genere a se stante all’interno della cinematografia tout court. L’evoluzione in questione comporta, così, le molteplici pieghe che assumono le sceneggiature e Mathias di Clara Stern ne è un esempio. Il discorso della transessualità vuole andare oltre i semplici cliché melodrammatici che da anni ci propinano, mettendo in luce crisi e debolezze quotidiane di chi ha voluto cambiare i propri caratteri identitari (da Magda a Mathias) senza lesinare soluzioni narrative esplicite, come l’uso del fallo in gomma che il protagonista usa per sentirsi, a tutti gli effetti, uomo. (Francesco Foschini).
Crumble-Una giovane madre single e la figlia, diciottenne, affrontano i nodi del loro rapporto in una difficile giornata londinese. Tensioni ed incomprensioni si susseguono, tra la madre che manifesta il suo affetto cucinando una cena gloriosa e la figlia che cerca un modo per affrontare il suo futuro con dignità, anche a costo di scelte difficili. Un racconto serrato, in cui nulla è superfluo e lasciato al caso. Uno spaccato che, dall’intimità di un rapporto famigliare, esula nelle difficoltà della società inglese contemporanea.
Penalty – di Aldo Iuliano, si pone come metafora della libertà fisica, agognata, madida di sudore. E un gruppo di giovani africani deve guadagnarsela attraverso una partita di calcio con un pallone particolarmente truculento. Il prezzo di tale sopruso diventa ancora più estremizzato grazie all’impeccabile fotografia curata da Daniele Ciprì. (Francescio Foschini).
Penelope– Il gioco dei paradossi è la chiave di svolta che Heta Jäälinoja attua nel suo stilizzatissimo Penelope, pingue, bionda e sfaticata ragazza con una casa che fa ribrezzo. Lei, ovviamente a letto, si alza di scatto perché qualcuno suona alla porta e parte in corsa per sistemare il suo piccolo tugurio: aspirapolvere, pulizia raffazzonata della tavola, sciacquarsi il viso, farsi lo shampoo. E, tutta pulita col rossetto sulle labbra, Penelope apre la porta… Inevitabile e simpatico il coup de théâtre finale. (Francesco Foschini).
Le scénariste, del belga François Paquay, riesce nell’intento di mettere alla berlina il complesso mondo del cinema. Jonas, giovane regista con una sceneggiatura troppo azzardata, si affida all’esperienza del “mostro sacro” Jean Loubric, un omone dalle vaghe sembianze orsine di Gérard Depardieu: pigro, donnaiolo e alcolista. Ma ritenuto geniale per le storie che riesce a creare. Pure Hélène, la diafana moglie di Jonas, cederà al suo fascino. Fino a quando non si scopre la vera identità dello strano personaggio, dopo aver consigliato le giuste modifiche per il film di Jonas, “Uno, due, trota”, convincendo definitivamente i produttori a stanziare il finanziamento. Paquay, con molta ironia, ha tratteggiato uno spaccato sempreverde di come, dalle più improbabili soluzioni narrative, possano scaturire prodotti filmici convincenti con quel velo di sarcasmo che non dispiace mai. (Francesco Foschini)
La Gamba -Di coppie bizzarre se ne sono viste tante sullo schermo (da Stanlio e Ollio ad Alberto Sordi e Valeria Marini) e a rimpolpare l’immaginario ci ha pensato Salvatore Allocca che, per il suo corto La gamba, ha fatto duettare Ernesto Mahiuex e Nina Senicar. Lui, pensionato, piccolino, speranzoso, buffo. Lei, prostituta, bella, procace, furbissima. Per puro caso si mettono alla ricerca della persona che ha smarrito una gamba artificiale ritrovata al parco. In un’odissea dove la città di Roma diventa scenario totalmente anonimo (se non per il Tevere), Allocca traduce un altro gioco dei contrari (il pensionato ingenuo e la prostituta disillusa) in una favola che ci fa affezionare in toto ai due protagonisti, soprattutto perché hanno in comune più di quanto loro credano. Il tutto intramezzato da un’indifferenza quotidiana estremamente caricaturale, a partire dalle forze dell’ordine cui l’uomo si rivolge per rintracciare il proprietario dell’arto: «Il proprietario non si trova? Lanci l’oggetto nel Tevere!», gli risponde uno svogliatissimo carabiniere. (Francesco Foschini).
CORTOINLOCO-
Lontano Ovest – l’accattivante colonna sonora ha deteso il clima e cullato lo spettatore verso il sogno e l’immaginazione, in cerca di quel mondo dove l’uomo può svestirsi di qualsiasi responsabilità in cui l’occidente lo incarcera. (Rosa Santangelo).
Volevamo fare u’ cinema. Il clima scanzonato dei due amici del Sud Europa riecheggia la complicità di Lello Arena e del compianto Massimo Troisi. La sregolatezza dei due protagonisti è stemperata dall’imponente Ponte Gobbo del Comune di Bobbio, che incarna la metafora tra il sogno di fare cinema e la realtà di un mondo iperesposto alle immagini ed ai suoni in cui evaporano sempre di più i contenuti. (Rosa Santangelo).
La centralinista del Vajont–Un braccialetto con i ferri di cavallo, una cuffia con microfono di bachelite avorio, una ragazza e una vecchia signora che si incontrano nella cucina di formica marrone di quest’ultima, la neve, la pioggia e il ricordo di una tragedia collettiva tra le più dolorose della nostra storia. Un film senza parole, accompagnato da una canzone che ci ricorda cos’è stato il Vajont, a documentare il passaggio di testimone tra una anziana, umile eroina e una ragazza di oggi che non vuole dimenticare. (Daniela Goldoni)
Elaboration of a Mother–Elaborare il lutto della madre morta è un lavoro duro per un bimbo e per suo padre. Un film che confida molto nelle immagini, senza dialoghi e musica, ma solo con i rumori della quotidianità affronta questo difficile passaggio. Con una soluzione che, se propone una speranza per i protagonisti, non può che suscitare qualche perplessità in chi guarda. (Daniela Goldoni)
Ancora–Amore nella casa con giardino, non senza piscina, piccola ma sufficiente. Sembra che lui, un contrabbassista non più giovanissimo, abbia molto da perdere, al contrario di lei, ben più giovane, che viene da lontano per raggiungerlo. C’è di mezzo una moglie francese e un figlio bilingue. La piscina permette qualche scena subacquea che nel bianconero risulta sostanziale, così come gli squarci sul giardino, le finestre quadrate e i muri bianchi.(Daniela Goldoni)
A casa mia– Rimpianti, vento, sole e salsedine nell’intenso corto “A casa mia” dove la povertà induce a scelte sofferte e laceranti mentre il territorio viene espropriato della propria storia ed unicità. (Rosa Santangelo)
AZU-Un hip-hop brasiliano ci introduce nelle favelas di San Paulo raccontandoci la realizzazione del sogno di un’artista decoratore di Azulejos nata dal fallimento del proprio progetto (ellenizzare un “bairro” della città). L’essenza del Brasile è mescolanza di colori, profumi, razze e mai potrà essere incorniciabile in una cartolina total white. Man mano che scorrono i minuti assistiamo alla realizzazione della magia provocata dalla bellezza con le fenomenali ricadute sociali.
La procedura: in 7 minuti coglie il paradosso in cui si è spinta la società ipermoderna dove l’uomo brancola sui social alla ricerca di una “realtà” che potrebbe essere colta nella sua interezza e senza impurità abbassando il display. Il virtuale viene innalzato a reale e la realtà ad esso deve adeguarsi “per procedura”. (Rosa Santangelo)
Giovanni Neve, fratello di Bianca, ufficialmente non esiste perché non compare nei social come titolare, ma solo di striscio, come comprimario nelle vite degli altri. Così pretende una guardia che lo ferma mentre va in macchina in mezzo alla campagna, al punto da non considerare la sua carta d’identità un documento valido. Il paradosso della vita parallela dei social che si sovrappone la vita vera è affrontato con leggerezza e intelligenza, nel breve spazio di sette minuti di cui non si butta via niente. (Daniela Goldoni)
Moby Dick- Una donna esce da sola con il suo peschereccio, Moby Dick, nel mare notturno. E’ rara una donna/pescatore, che comunica via radio con il figlio per ricevere e offrire sicurezza. Un’altra giovane donna attraversa il mare di notte, su un barcone di migranti. Si dà forza intonando in solitudine una nenia verso il cielo. Entrambe sono in balia del mare, per scelta o per necessità. Entrambe al buio, più cupo per chi può contare solo su un miraggio di salvezza. (Daniela Goldoni)
Ape Story –E mutòr in Romagna è una religione, e i meccanici sono i suoi profeti. Preferiscono in genere le due ruote, su cui operano miracoli, resuscitano rottami, risvegliano meccanismi dormienti, inventano modifiche stupefacenti. In questo corto vediamo di cosa è capace un meccanico di Pennabilli alle prese con un caso disperato, per di più con una ruota di troppo: l’Ape. (Daniela Goldoni)
I Was –Un film oscuro, nonostante la brillantezza delle immagini e la nettezza delle inquadrature. Due storie si sovrappongono, benché il protagonista sia la stessa persona. Un uomo arrogante e gelido ed il suo doppio, sfinito e perso nei fantasmi del suo inconscio. Un finale a sorpresa metterà in chiaro molti degli angoli bui di questa storia. (Daniela Goldoni)
Fughi int i scapàin-Fuoco nelle scarpe, ovvero la Romagna da esportazione nella sua versione over 60. Siamo al bagno Corrado di Gatteo Mare dove, ogni mattina dalle 6.30 alle 8.00, un gruppo di persone più o meno anziane si trova per ballare il liscio. La luce dell’alba, le paste che arrivano al bar, i primi cappuccini, i ragazzi da spiaggia che rastrellano la sabbia, i mosconisti che spingono i pattini in mare, il silenzio prezioso che precede lo scatenamento delle folle di bagnanti si fonde con l’attesa dei primi ballerini che si presentano in abiti “quasi” formali e che non vedono l’ora di scendere in pista. Molti di loro raccontano le loro storie di donne e uomini che amano la vita e non intendono rinunciare, come se fossero per sempre proprio sul più bello. (Daniela Goldoni)
Luigino – In un tipico bar di campagna, regno dei pensionati ma anche tempio delle boccette, Luigino, classico drop out innocuo, passa le sue giornate. Tutti gli vogliono bene, il bar è la sua camera di sopravvivenza. E’ convinto di essere un carabiniere, infatti gira col giubbotto catarifrangente e la paletta per fermare il traffico. Un evento imprevisto trasformerà un film, all’apparenza leggero, in un noir che lascia sconcertati.
Friday 6 October | at 6:00pm | |||||
10 years from the renowned TV series: BORIS | ||||||
With the participation of Valerio Aprea and Mattia Torre | ||||||
Saturday 14 October | at 10:00am | |||||
Meeting with the Authors | ||||||
Saturday 14 October | at 3:30pm | |||||
Masterclass | ||||||
The Distribution of Short Films | ||||||
Representatives of international distribution agencies will talk about the dynamics characterizing the distribution of short films in Italy and abroad. | ||||||
With the participation of: | ||||||
Giulio Mastromauro from ZEN MOVIE DISTRIBUZIONE (Italy) | ||||||
Adam Selo from ELENFANT DISTRIBUZIONE (Italy) | ||||||
Wouter Jansen from SOME SHORTS (the Netherlands) | ||||||
Aitor Arenas Suso from BANATU FILMAK (Spain) | ||||||
Luce Grosjean from SÈVE FILMS (France) | ||||||
Saturday 14 October | at 4:30pm | |||||
Migrations in Cinema | ||||||
by Luca Miniero | ||||||
Saturday 14 October | at 5:30pm | |||||
Integrations in Milan’s Chinatown | ||||||
by Sergio Basso | ||||||
Saturday 14 October | at 6:30pm | |||||
Animation | ||||||
by Matteo Burani (Studio Croma-Bologna) |
Friday 6 October | Prog. | ||
San Luigi | 17:00 | S.E.I. | 1 |
San Luigi | 18:00 | Caratteri d’autore | |
San Luigi | 21:15 | Cortoinloco | 2 |
Saturday 7 October | |||
San Luigi | 10:00 | MIGRO’ | 3 |
San Luigi | 11:00 | MIGRO’ | 4 |
San Luigi | 15:00 | Competition | 5 |
San Luigi | 16:00 | Competition | 6 |
San Luigi | 17:00 | Competition | 7 |
San Luigi | 18:00 | Competition | 8 |
San Luigi | 21:15 | Cortoinloco | 9 |
Sunday 8 October | |||
San Luigi | 10:00 | Bebisciort | 10 |
San Luigi | 11:00 | Animare | 11 |
San Luigi | 15:00 | Competition | 12 |
San Luigi | 16:00 | Competition | 13 |
San Luigi | 17:00 | Competition | 14 |
San Luigi | 18:00 | Competition | 15 |
San Luigi | 21:15 | Cortoinloco | 16 |
Monday 9 October | |||
Auditorium | 09:00 | NO+D2 | 17 |
Auditorium | 11:00 | NO+D2 | 17 |
Biblioteca | 17:00 | Experia | 18 |
Auditorium | 20:30 | Competition | 19 |
Auditorium | 21:15 | Competition | 20 |
Auditorium | 22:30 | Competition | 21 |
Tuesday 10 October | |||
Auditorium | 09:00 | NO+D2 | 17 |
Auditorium | 11:00 | NO+D2 | 17 |
Biblioteca | 17:00 | Experia | 22 |
Auditorium | 20:30 | Competition | 23 |
Auditorium | 21:15 | Competition | 24 |
Auditorium | 22:30 | Competition | 25 |
Wednesday 11 October | |||
Auditorium | 09:00 | NO+D2 | 17 |
Auditorium | 11:00 | NO+D2 | 17 |
Biblioteca | 17:00 | Experia | 26 |
Auditorium | 20:30 | Competition | 27 |
Auditorium | 21:15 | Competition | 28 |
Auditorium | 22:30 | Competition | 29 |
Thursday 12 October | |||
Auditorium | 09:00 | NO+D2 | 17 |
Auditorium | 11:00 | NO+D2 | 17 |
Biblioteca | 17:00 | Experia | 30 |
Auditorium | 20:30 | Competition | 31 |
Auditorium | 21:15 | Competition | 32 |
Auditorium | 22:30 | Competition | 33 |
Friday 13 October | |||
Auditorium | 09:00 | NO+D2 | 17 |
Auditorium | 11:00 | NO+D2 | 17 |
Biblioteca | 15:00 | Meeting | |
San Luigi | 17:00 | Competition | 34 |
San Luigi | 18:00 | Competition | 35 |
San Luigi | 20:45 | Competition | 36 |
San Luigi | 22:00 | Competition | 37 |
San Luigi | 23:00 | Competition | 38 |
Saturday 14 October | |||
Biblioteca | 09:30 | Meeting | |
San Luigi | 12:00 | Competition | 39 |
Biblioteca | 15:00 | Meeting | |
Auditorium | 21:00 | Award Ceremony | |
Sunday 15 October | |||
San Luigi | 09:00 | Euroshort | 40 |
San Luigi | 10:30 | Bebisciort | 41 |
San Luigi | 11:30 | Animare | 42 |
San Luigi | 14:30 | Focus Bulgaria | 43 |
San Luigi | 15:30 | Focus Slovakia | 44 |
San Luigi | 16:30 | Focus Macedonia | 45 |
San Luigi | 17:30 | Atrium | 46 |
San Luigi | 18:30 | Water | 47 |
San Luigi | 19:00 |
Special DOC |
48 |
San Luigi | 21:00 | Screenings winners | |
Translation Contest in cooperation with DIT and TradInfo
On the occasion of the 2017 Festival Sedicicorto, we invite Italian, foreign and Erasmus Master’s degree students of the Department of Interpretation and Translation to translate the main title and subtitles of a short film. Professional translators will be able to participate to the competition this year as well, with the opportunity to win a one-year subscription to TradInfo.
The language choice is free. The translation shall be motivated either in Italian or in English, expressing how and why you have made those particular decisions.
Source text: see Word document
Participants
2nd Edition – STUDENTS category
The competition is open to Italian, foreign and Erasmus Master’s degree students of the Department of Interpretation and Translation.
1st Edition – PROFESSIONALS category
The competition is open to all members of TradInfo and professional translators who meet the admission requirements of the organization (Statutes, ex art. 6).
How to participate
2nd Edition – STUDENTS category
– Students shall use their “unibo” mailbox.
– Specify “TRANSLATION CONTEST SEDICICORTO” in the e-mail object.
– Send your translation to the address news@sedicicorto.it including your motivation. It can be either in Italian or in English and it will help the jury understand how you got to your translation decisions.
– Be sure to include your name and surname, your degree programme and the languages you are studying.
– Name the Word file with the translation as your NAME SURNAME.
1st Edition – PROFESSIONALS category
– Specify “TRANSLATION CONTEST SEDICICORTO” in the e-mail subject.
– Send your translation(s) to the address news@sedicicorto.it including your motivation. It can be either in Italian or in English and it will help the jury understand how you got to your translation decisions.
– Name the Word file with the translation(s) as your NAME SURNAME.
Deadline
The contest is on until 2nd October 2017.
It will take one week for the jury to choose the winning translation. The winner will be announced during one of the festival evenings (presumably around 12th-13th October). All the participants will be contacted beforehand by e-mail to attend the prize-giving evening.
Jury
The jury is composed of at least one member of each association represented (sedicicorto, DIT, TradInfo) and other professional translators. The evaluation criteria are set by the jury, who will unanimously elect the winner(s) giving reasons of their choice.
Prizes
The winning translator(s) of each category will receive a TradInfo membership card valid for one year and will be inserted in the mailing list of the organization, with the opportunity to have direct contact with professional translators and to take part in the events promoted by the Association.
Promoter associations:
TradInfo: http://www.tradinfo.org
DIT: http://www.dit.unibo.it/it
sedicicorto: https://www.sedicicorto.it